16 Luglio 2019

Panificio Toscano, ennesima spaccatura: i SìCobas rifiutano la proposta della Prefettura. “Nessuna garanzia, lo stato di agitazione prosegue”


Si è concluso con un nulla di fatto, l’incontro in Prefettura tra la proprietà del Panificio Toscano, le sigle sindacali Cgil e Uil e i SìCobas. Oltre due ore e mezzo di confronto hanno sancito la spaccatura tra le categorie (Cgil e Uil da una parte, e SìCobas dall’altra) ma soprattutto hanno formalizzato il rifiuto da parte dei SìCobas della proposta, avanzata dalla Prefettura e avallata dalla stessa proprietà: quella di procedere all’esame individuale di alcune posizioni, ovvero quelle di tutti i dipendenti iscritti al SìCobas, per verificare eventuali sottoinquadramenti. L’iter prevedeva una risposta da parte dell’azienda entro la fine di agosto e la chiusura della trattativa a metà settembre. I SìCobas hanno però rispedito al mittente questa possibilità chiedendo garanzie puntuali: “Non ci sono proposte serie e la trattativa va avanti da un anno. Noi abbiamo chiesto come primo gesto di avvicinamento – spiega Luca Toscano dei Sì Cobas – che i lavoratori che hanno anzianità significativa, si parla di 10/15 anni, facciano uno scatto di livello cioè non siano considerati operai comuni che non sanno svolgere in autonomia nessuna mansione”. Sempre i SìCobas hanno annunciato che lo stato di agitazione proseguirà.

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