L’opposizione presenta un’interpellanza per avere risposte sulla procedura di assegnazione della gestione dello stadio Lungobisenzio. Un procedura definita “anomala” dai capogruppo Claudio Belgiorno (Fratelli d’Italia), Patrizia Ovattoni (Lega Salvini Premier), Marilena Garnier (per Prato Garnier Sindaco) e Daniele Spada (lista Spada Sindaco). In una nota i consiglieri contestano modalità e tempistiche dell’avviso esplorativo per manifestazione di interesse all’impianto, che è praticamente inutilizzato da due anni nonostante l’esecuzione di lavori conclusi la scorsa estate. Il manto erboso ha poi subito un’infestazione di gramigna e saranno necessari nuovi interventi per renderlo praticabile.
“Con un atto dell’8 maggio scorso il Comune di Prato ha tentato di mette-re una “pezza” allo scandalo che ormai da tempo riguarda proprio lo Stadio – sottolinea Belgiorno – ben sapendo che i tempi della procedura non avrebbero consentito di avere un quadro chiaro della situazione tale da favorire un ampio numero di soggetti interessati a presentare la domanda. Si sapeva infatti che la struttura dello stadio è autorizzata a svolgere attività sportiva solo fino al 15 luglio scorso, dopo di che da ora in poi, per la eventuale disputa dei campionati 2019/2020 sull’impianto, sarà cura del fu-turo gestore provvedere a tutti gli adempimenti a propria cura e spese. Gestore che ancora non c’è. In realtà per rendere lo stadio perfettamente agibile saranno necessari ulteriori interventi e l’ottenimento delle autorizzazioni per la manutenzione straordinaria di competenza del Comune di Prato che però ha già messo nero su bianco che: “questi interventi verranno valutati in ordine alle disponibilità di bilancio della amministrazione comunale e alla tempistica di realizzazione”.
I consiglieri di opposizione contestano la scarsa trasparenza e l’eccessiva discrezionalità da parte dell’amministrazione comunale nell’approntare il bando e fanno notare che il gestore potrà e dovrà effettuare interventi di manutenzione con oneri a proprio carico, previa autorizzazione scritta da parte del Comune. “Di anomalo – aggiunge il consigliere comunale Belgiorno – c’è anche la questione del futuro “pagamento del canone” che il gestore dovrà versare al Comune: la cifra richiesta è ancora sconosciuta”.
“Se così stanno le cose – si chiede – Belgiorno come può ragionevolmente impegnarsi un qualsiasi soggetto interessato alla gestione? Come mai allora si è fatta viva la sola società sportiva Audax Zenith?”
L’intervento dell’opposizione si conclude con una polemica politica. “La società sportiva Audax Zenith che ha presentato la disponibilità per la gestione dello Stadio – dice Belgiorno – è la stessa che ha dato man forte alla lista “Lo Sport per Prato” con tanto di propri candidati al suo interno, sostenendo la candidatura del candidato sindaco Biffoni. Emerge nei fatti una vicinanza politica in modo palese e vedere che solo l’Audax Zenit si fa avanti per la gestione dello Stadio Comunale Lungobisenzio è, politicamente, davvero singolare”.
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