Sarà festa domani, lunedì 8 giugno, a Vaiano per celebrare il settantesimo compleanno del Comune, un ente voluto da una comunità fortemente colpita dalla guerra, che nella battaglia per l’autonomia trovò l’orgoglio del riscatto. L’appuntamento è alle 21 nella sala consiliare. Dopo i saluti del sindaco Primo Bosi e dell’assessore Fabiana Fioravanti, saranno Alessia Cecconi e Luisa Ciardi della Fondazione CDSE a ripercorrere le tappe di una storia che ebbe protagonista appassionato e instancabile, insieme a una comunità molto unita, quel Carlo Ferri che poi sarebbe diventato il primo sindaco.
“C’è una storia bella che ci riguarda e che deve essere condivisa, per questo abbiamo organizzato la festa di compleanno del nostro Comune– mette in evidenza il sindaco Bosi – La conquista dell’autonomia fu una straordinaria battaglia condotta dai vaianesi che si impegnarono tutti insieme, li guidava Carlo Ferri un uomo eccezionale che resta per tutti noi amministratori un modello di impegno per la comunità”.
“Da allora Vaiano è cresciuta ed è cambiata, mantenendosi fedele a questo suo passato di coesione e di capacità di costruire insieme progetti positivi”, sottolinea l’assessore Fabiana Fioravanti. Il dato demografico conferma l’evoluzione della comunità: nel 1951 i vaianesi erano 6 mila 883, oggi sono oltre 10 mila (per l’esattezza a fine maggio erano 10.127). Circa 2440 famiglie abitano a Vaiano, 629 a La Briglia, 378 a Schignano, 281 a La Foresta, 2015 a Sofignano, 179 a La Tignamica. Decisiva per superare quota 10 mila la presenza di circa 760 cittadini provenienti da Paesi stranieri: tra di loro 158 albanesi, 111 cinesi, e 91 rumeni.
Ma torniamo alla memoria della comunità. È dell’8 luglio 1949 il decreto del presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, che dichiara l’istituzione del Comune Vaiano (la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale è del 24 agosto). Il percorso verso l’autonomia era cominciato tre anni prima, nel 1945, con un viaggio a Roma di Carlo Ferri, attraverso un’Italia martoriata dalla guerra a cui seguì una mobilitazione di popolo. Sindaco e consiglio comunale vennero eletti per la prima volta nel giugno 1951. Il “Municipio” trovò sede, in viale Rosselli. Era un appartamento – tre vani, bagno e ripostiglio – messo a disposizione dalla ditta Canovai. Nel 1959 venne inaugurato il palazzo comunale. “Una folla abbarbicata alle finestre e alla porta delle due stanze ‘Canovai’ assisté all’insediamento del primo consiglio comunale e all’elezione del primo sindaco Carlo Ferri (blocco del Popolo) – scrive Alessia Cecconi – è il 20 giugno 1951 e numerose foto mostrano ancora con quanto entusiasmo i cittadini parteciparono, per la prima volta, a un evento atteso da decenni e preparato da sei anni”.