I 21 alberi infestati nei giardini di via Baracca saranno abbattuti a partire da domani, giovedì 1 agosto, insieme ai 19 alberi che, nel raggio di 100 metri dal focolaio, potrebbero essere sensibili al pericoloso insetto, per un totale di 40 piante. L’intervento si rende necessario per evitare il propagarsi del parassita di origine asiatica ed è normato dalla Regione Toscana e dall’Unione Europea che, in tempi da definire, rimborserà al Comune il 50% delle spese per l’abbattimento e la piantumazione delle nuove essenze. Queste saranno circa 50, per lo più querce e tigli. “La Regione effettua già un controllo ogni anno degli ‘alberi sentinella’ nelle zone considerate sensibili al tarlo – spiega Paolo Marseglia, ispettore del servizio fitosanitario della Regione -, cioè il distretto vivaistico di Pistoia, il porto e l’interporto di Livorno e l’interporto di Prato. Dopo il taglio sarà sempre la Regione ad occuparsi del controllo per 4 anni di tutte le piante sensibili nel raggio di 2 Km dalla zona dell’abbattimento”.
Il taglio degli alberi, che saranno sradicati e il cui materiale sarà poi triturato, ha già subito un rinvio di una settimana rispetto alla data precedentemente stabilita per una richiesta di chiarimenti da parte del consigliere di opposizione Claudio Belgiorno. E’ stata dunque convocata una seduta della commissione 4, durante la quale Belgiorno ha affermato che, in base a testimonianze da lui raccolte sul posto, le prime segnalazioni da parte dei cittadini della presenza del tarlo asiatico nei giardini di via Baracca risalgono almeno a due anni fa. Marseglia ha risposto che, in base alle verifiche visive delle piante, non sono state notate cicatrizzazioni dei fori tali da lasciare presupporre che l’insetto abbia infestato i giardini più di un anno fa e l’assessore comunale alla Città curata Cristina Sanzò ha specificato che né gli uffici comunali né Consiag hanno ricevuto segnalazioni prima dell’inizio di luglio. Il cittadino che per primo si è accorto della presenza di un parassita, ad ogni modo, si è rivolto non al Comune ma alla Regione. “Oltre alla piantumazione dei nuovi alberi, abbiamo in mente un progetto più ampio per quei giardini – afferma l’assessore Cristina Sanzò -, una riformulazione che partirà con un percorso partecipativo a settembre. Accanto ci sono dei terreni di proprietà comunale, si può pensare ad un ampliamento. Intanto, per i mesi di agosto e settembre, abbiamo detto a Consiag di collocare delle tettoie ombreggianti nei pressi del pallaio”.
Durante la commissione è emerso anche il problema dell’essiccamento di alcuni alberi piantati dalla Regione nell’ultimo anno. I tecnici del Comune stimano che più del 5% delle nuove essenze sia deceduta per mancanza d’acqua: “La Regione ha piantato questi nuovi alberi e si doveva occupare anche dell’innaffiamento e della manutenzione – dichiara la consigliera di centrodestra Marilena Garnier -, ma ha affidato le due operazioni ad una società che evidentemente non lo ha fatto. Quindi quegli alberi saranno abbattuti con i soldi dei cittadini e, sempre con i soldi dei cittadini, ne saranno piantati di nuovi. Chiediamo al Comune di intervenire”. Gli uffici comunali che si occupano della manutenzione del verde fanno sapere di essersi già attivati in passato per la risoluzione del problema e che si metteranno nuovamente in contatto con la Regione.
LS