«Valorizziamo Chinatown come quartiere turistico», le prime proposte del neo consigliere Marco Wong VIDEO
«Voglio lavorare per una nuova narrazione della comunità cinese di Prato perché l’immagine che ne è stata diffusa è distorta». E ancora: «valorizziamo Chinatown, è un quartiere con grandi potenzialità turistiche, come avviene nelle altre città dove esiste questa realtà». Il neo consigliere comunale Marco Wong tiene il suo primo incontro pubblico da quando è stato eletto tra i banchi della maggioranza che sostiene il sindaco Matteo Biffoni. Ieri pomeriggio, venerdì 14 giugno, al Centro civico Ventrone si è confrontato con alcuni cittadini e i rappresentanti dell’associazione Polis. L’iniziativa è stata promossa insieme a Sandra Mugnaioni, candidata alla comunali con Democrazia Solidale.
Wong ha elencato alcune proposte del programma politico che intende perseguire da consigliere comunale, il primo di origine cinese insieme a Teresa Lin, che riesce ad essere eletto a Prato, la città dove vive e lavora una delle comunità orientali più grandi d’Europa. «Vorrei creare una piattaforma multilingue per avvicinare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro», ha detto Wong. Il suo obiettivo principale è quello favorire l’integrazione e per farlo la strada giusta può essere quella di raccontare «belle storie». Perché «la realtà è fatta anche di situazioni positive che non vengono raccontate dai media, ma ci sono, esistono – ha affermato il consigliere comunale – ma si sa: fa più rumore un albero che cade rispetto a un prato che cresce». Wong si dice pronto a rappresentare tutti, «anche coloro che non ci hanno votato e hanno fatto in modo che non venissimo eletti».
Anche Wong pensa che il settore turistico possa rappresentare per Prato un ottimo volano per l’economia e lancia la proposta di valorizzare in questo senso Chinatown. «Vanno creati degli eventi che attirano i turisti, uno potrebbe essere la festa degli innamorati che cade il settimo giorno del settimo mese lunare, solitamente in agosto. È una ricorrenza molto sentita in Cina e se vogliamo ha un legame con Prato e il suo distretto tessile: tutto nasce dalla leggenda della principessa delle stelle che le ricama sul tessuto del cielo».