14 Giugno 2019

Nuova pista Peretola, il Ministero dei trasporti sospende il decreto di ratifica della Conferenza dei servizi


Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato la procedura per l’adozione del provvedimento di sospensione dell’esecuzione del decreto di ratifica della Conferenza dei servizi sul progetto di potenziamento dell’aeroporto di Peretola. La decisione, spiega il ministero in una nota, “si rende necessaria a seguito della sentenza del Tar della Toscana” che “ha annullato il decreto di compatibilità ambientale (Via)”: la sospensione “varrà – si legge – fino alla definizione del contenzioso”.
“Mi sembra un atto conseguente alla delibera del Tar, che di fatto ha annullato la procedura di Via che aveva dato l’ok al potenziamento dello scalo di Peretola. Dal mio punto di vista è un passo positivo” ha commentato il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, a margine della presentazione del bilancio partecipato 2019 nella sede della Regione. Fossi, che è tra i sindaci della Piana fiorentina che hanno presentato ricorso al Tar contro la Via al masterplan dell’aeroporto, ha ribadito che non si tratta di “avere una posizione ideologicamente contraria”, ma piuttosto una posizione “che rilevava una serie di criticità, non risolte dalla Via”.
“Penso che sia un atto dovuto: non sono particolarmente preoccupato, anche perché ciò che conta sarà il giudizio del Consiglio di Stato, ed è su quello che stiamo lavorando anche con la nostra avvocatura” ha detto invece il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine dell’assemblea della Cna metropolitana.
La decisione del Mit di sospendere il decreto di ratifica della compatibilità ambientale del progetto di potenziamento dell’aeroporto di Firenze, in seguito alla recente sentenza del Tar della Toscana, “rappresenta un atto dovuto”. Lo afferma in una nota Toscana Aeroporti. “Il procedimento – si legge – verrà pertanto sospeso in attesa della definizione del contenzioso per il quale si attende la sentenza del Consiglio di Stato al quale Toscana Aeroporti, insieme ad altri enti istituzionali, ha fatto ricorso”.