Daniele Spada non lavorerà alla Confcommercio durante il suo mandato da consigliere comunale. Spada, candidato sindaco per il centrodestra alle ultime amministrative, dove è stato sconfitto da Matteo Biffoni al ballottaggio, ha chiesto all’associazione di poter proseguire il periodo di aspettativa per tutto il periodo in cui ricoprirà l’incarico politico. La decisione è stata presa di comune accordo tra i vertici di Confcommercio e lo stesso Spada, dipendente dell’associazione dalla quale è stato assunto nel 2016. Anche se lo statuto di Confcommercio non prevede incompatibilità di ruoli tra la carica di consigliere e quella di dipendente l’associazione ed il diretto interessato hanno ritenuto opportuno anche dal punto di vista etico prolungare l’aspettativa. Spada era già in questa posizione da quando era stata ufficializzata la sua candidatura a sindaco. Il giorno dopo la sconfitta, incalzato sul suo futuro professionale e politico, aveva assicurato che non avrebbe rinunciato al ruolo in consiglio comunale, lasciando maggiore incertezza sul suo compito in associazione.
“Confcommercio ha accettato la richiesta di Spada in quanto, seppur non sussista una formale incompatibilità di ruoli, l’Associazione è convinta che questa sia la soluzione più congrua per garantire la propria terzietà rispetto alle forze politiche” si legge nella nota dell’associazione.