Un progetto specifico e dettagliato per intercettare le risorse messe a disposizione a livello nazionale finalizzato a sostenere il distretto tessile pratese ed evitare la perdita di posti di lavoro.
Ad annunciarlo in una conferenza stampa, tenuta presso il Lanificio Bellucci, il candidato sindaco di Prato per il centrodestra Daniele Spada e il deputato Giorgio Silli.
“La catena produttiva del tessile rigenerato è composta da molti anelli, ed alcuni di questi si sono indeboliti. Se salta anche solo uno di questi l’intera catena è a rischio e non possiamo più permetterlo, visto che siamo passati da 700 a poco più di 60 filature. Abbiamo raccolto il grido d’allarme delle imprese locali e ci siamo mossi subito per porci come tramite tra le imprese pratesi e le risorse messe a disposizione a livello nazionale”, hanno spiegato Spada e Silli.
“Nelle pieghe dei bilanci nazionali degli scorsi anni abbiamo individuato un fondo di venti milioni di euro per le imprese che operano nell’ambito dell’economia circolare. Abbiamo quindi affidato a un perito industriale il compito di redigere un progetto specifico da sottoporre agli enti competenti che, una volta approvato in pochi mesi, darà una boccata d’ossigeno al distretto, in attesa che la congiuntura economica torni ad essere positiva”, ha spiegato Silli.
Il fondo prevede un finanziamento a fondo perduto per il 15% dell’ammontare e un tasso agevolato per i restanti 17 milioni di euro. Per poter accedere è necessario che le aziende si consorzino per rispettare i parametri di accesso al fondo.
“Abbiamo già aperto un dialogo con alcuni soggetti importanti, tra cui il consorzio Astri. La sostenibilità e l’economia circolare ha giustamente conquistato l’attenzione pubblica, ma vale la pena ricordare che l’economia circolare è patrimonio storico. Già
oggi oltre il 15% degli scarti tessili mondiali sono lavorati a Prato: parliamo di oltre 140mile tonnellate. Un settore che merita attenzione e sostegno. Il nostro compito è e sarà fornire un supporto politico e tecnico alle aziende che vorranno consorziarsi. Perché il tessile è stato, è e potrà essere il motore dell’economia pratese”, ha concluso Spada.
Foto di Alessandro Fioretti.