20 Marzo 2019

Sì alla manifestazione di Forza Nuova, indignazione per la decisione di prefetto e questore. Silli controcorrente: “E’ un partito e ha diritto di manifestare”


Fioccano le reazioni politiche alla decisione di Prefettura e Questura di non vietare la manifestazione di Forza Nuova “contro l’immigrazione” indetta per sabato 23 marzo nel giorno del centenario di fondazione (richiamato nei volantini) dei Fasci Italiani di Combattimento (leggi l’articolo).
Prato Antifascista – che con l’adesione di sessanta tra partiti, associazioni e sindacati, aveva raccolto oltre 17 mila firme per chiedere a prefetto e questore la cancellazione del corteo – commenta così la decisione: “Apprendiamo con amarezza che le autorità di polizia e prefettura hanno disatteso gli appelli di larga parte delle realtà attive sul territorio e di molti cittadini di Prato, facendo della città una passerella per raduni fascisti, evidente reato di apologia dell’infame regime. Permettere simili scorribande squadriste è un’offesa alla Memoria della Città Medaglia d’Argento alla Resistenza, alle vittime della dittatura nazifascista e ai loro familiari. Stupisce anche la contraddizione con quanto deciso dai loro colleghi della Prefettura di Milano, di tutt’altro avviso nei giorni scorsi, circa il divieto di concessione di spazi pubblici per simili parate apologetiche”.
Prato Antifascista definisce “altrettanto insensato”, il richiamo delle autorità alle disposizioni della Costituzione sui principi di libertà, per autorizzare “un’organizzazione omofoba, razzista, sessista e fondamentalista, che si richiama ad una dittatura, che ha negato qualunque libertà di manifestazione del pensiero”.
“Delusi dall’operato di chi dovrebbe tutelare il territorio affrontando le minacce alla convivenza plurale e pacifica – continua la nota di Prato Antifascista – non vogliamo cadere in provocazioni di squadristi e dei loro fiancheggiatori seduti al governo nazionale, ma intendiamo in modo fermo e pacifico esercitare il nostro diritto di dissenso e di manifestazione. Pertanto facciamo appello a tutte le realtà e le persone antifasciste ed antirazziste a mobilitarsi sabato 23 marzo dalle ore 14.30 per dimostrare una risposta accorata e unitaria del territorio a simili derive, manifestando ‘(in)tolleranza zero’ e il fatto che Prato è una città aperta, solidale e antifascista”.

Di parere diverso il deputato pratese di Forza Italia Giorgio Silli, che condivide la linea di questura e prefettura: “Il Questore di Prato ha tutta la mia solidarietà. Sta garantendo un diritto costituzionale. Anziché guardare il dito che indica la luna, parliamo della luna. Forza Nuova è fuori legge? Se sì, lo si sciolga, ma fino a che la legge permette loro di fare le liste elettorali, presentare un simbolo e avere rappresentanti nelle istituzioni, un uomo dello Stato come il Questore deve garantire loro tutti i diritti costituzionali, compreso quello di manifestare”.

Il governatore della Toscana Enrico Rossi commenta la notizia chiamado in causa il governo e il ministro degli Interni, da cui dipendono le Prefetture: “Il ministro degli Interni Salvini ha dato la sua risposta. Ha deciso di dare diritto di tribuna pubblica ad una formazione di estrema destra in una città che non la vuole”. “Trovo sconcertante – prosegue il presidente della Regione – che si possa autorizzare nei fatti la celebrazione dei cento anni del fascismo. Trovo questo inaccettabile. Prato, città medaglia d’argento della Resistenza, non può essere teatro di una manifestazione dove troveranno spazio richiami al fascismo e al razzismo”.
“D’altronde – conclude Rossi – non ci aspettavamo una risposta diversa. Per noi la decisione di Salvini è solo una conferma delle tendenze prevalenti nella politica dei nazionalpopulisti al governo”.

“Indigna la decisione del comitato per l’ordine e la sicurezza di Prato di autorizzare la manifestazione di Forza Nuova il 23 marzo. Si ignorano consapevolmente la XII/a disposizione finale della Costituzione che vieta la ricostituzione sotto qualsiasi forma del partito fascista, e le leggi Mancino e Scelba”, e “si ignora consapevolmente che Forza Nuova intende celebrare il centesimo anniversario della nascita dei fasci di combattimento, cioè del fascismo”. E’ quanto affermano in una nota congiunta la segreteria nazionale e il coordinamento toscano dell’Anpi, Associazione nazionale partigiani, invitando “tutti gli iscritti e i militanti” della regione e “tutte le forze democratiche a partecipare in massa alla manifestazione antifascista, pacifica, popolare e antirazzista”, organizzata il 23 marzo alle 14,30 a Prato.
Per l’Anpi con il via libero al corteo di Fn “si ignora consapevolmente la pressante richiesta di proibire la manifestazione suddetta da parte di un larghissimo fronte unitario, democratico e istituzionale e dalla Diocesi” e “lascia sbalorditi la raccomandazione” del comitato “al senso di responsabilità di tutti: autorizzare una manifestazione fascista contraddice pesantemente tale raccomandazione e contrasta la legalità. Mettere poi sullo stesso piano Forza Nuova e lo schieramento democratico è un oltraggio alla storia e alla Costituzione”.

“Non sono state ascoltate le ragioni dei Sindaci, delle associazioni, dei movimenti e partiti politici che, insieme a 15mila firmatari dell’appello on-line, in questi giorni hanno chiesto a grande voce che l’evento non si tenesse – commenta il segretario provinciale del PD Gabriele Bosi -, che parla di un errore “grave ed evidente”. “Ora la migliore risposta che possiamo dare – continua Bosi – è partecipare in tanti al presidio antifascista che si terrà sabato pomeriggio in piazza delle Carceri. Sarà una grande manifestazione pacifica a difesa dei valori sanciti nella nostra Costituzione, in cui la comunità di Prato si riconosce da sempre. Il Partito democratico sarà presente e saremo in tanti”.

Il sindaco Francesco Puggelli e la giunta del Comune di Poggio a Caiano esprimono la propria contrarietà alla manifestazione organizzata da Forza Nuova nel centenario dalla nascita del fascismo. “Vista la decisione di Questore e Prefetto, parteciperemo in modo del tutto pacifico al presidio antifascista in programma per sabato pomeriggio – dichiara il sindaco Francesco Puggelli – ci teniamo a ribadire i principi democratici che sono alla base della nostra comunità e ci teniamo a farlo in un momento in cui in piazza si riuniranno non solo le associazioni, non solo i partiti ma anche e soprattutto le persone per bene, i cittadini che non vogliono veder prevalere le logiche dell’odio e della discriminazione”.

Anche il sindaco Mauro Lorenzini e la giunta del Comune di Montemurlo esprimono la propria contrarietà alla manifestazione organizzata da Forza Nuova nel centenario dalla nascita del fascismo. «La mia giunta ed io sabato pomeriggio parteciperemo al presidio antifascista organizzato in piazza delle Carceri a Prato per ribadire la nostra contrarietà alla manifestazione di Forza Nuova. – spiega il sindaco Lorenzini- Crediamo nei valori costituzionali e con questo gesto vogliamo riaffermare il valore della solidarietà, della tolleranza, della democrazia e della libertà contro l’odio e la discriminazione. Non possiamo restare indifferenti di fronte al riaccendersi di movimenti che affondano le proprie basi ideali nei valori fondanti del fascismo”.

“Alla luce della decisione di questore e prefetto di autorizzare la manifestazione di Forza Nuova – afferma il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti – invito tutta la cittadinanza a partecipare, in modo del tutto pacifico e rispettoso delle istituzioni della Repubblica, al presidio antifascista che si terrà sabato pomeriggio in piazza delle Carceri. Tutta la comunità di Carmignano scenda in piazza a tutela della Costituzione italiana, unica garanzia dei principi di democrazia, giustizia e solidarietà, che sono alla base della nostra comunità”.

Sul caso, interviene anche il candidato sindaco di Prato Libera e Sicura Aldo Milone: “Formalmente ritengo ineccepibile la decisione di Prefetto e Questore. Forse al loro posto mi sarei comportato diversamente forzando la legge. Però onestamente dico che non è facile prendere una decisione diversa che, e lo ripeto, sarebbe stata in contrasto con le norme in vigore. Forse si poteva arrivare ad un accordo con gli esponenti di Forza Nuova per farla disputare in un giorno diverso. Credo che sia stato esperito anche questo tentativo”. “A questo punto – continua Milone – è opportuno che gli organizzatori della contromanifestazione si comportino in maniera pacifica e non creino particolari problemi alle forze di polizia che, già immagino, sabato prossimo vivranno momenti di alta tensione. E per questo motivo che io mi rivolgo soprattutto a questi ultimi affinché non si lascino andare a gesti inconsulti tali da scatenare una guerriglia in città. Pertanto, se si vuole bene a Prato, facciamo in modo che il tutto si svolga in maniera pacifica anche perché il sabato è il giorno che le famiglie scelgono per venire in centro con i propri figli”.

Cgil, Cisl e Uil Toscana, in una nota si dicono “sconcertati e molto preoccupati della decisione del comitato dell’ordine pubblico che non ha trovato nulla in contrario a che in città si svolga una manifestazione fascista nell’anniversario della fondazione dei fasci di combattimento, nonostante la forte contrarietà del sindaco della città e di una arco vastissimo di forze politiche e sociali”. “Doveva essere vietata perché contraria alle norme e allo spirito della nostra Carta Costituzionale – continuano i sindacati – Prefetto e Questore con il loro nulla osta si assumono una grande responsabilità, alla loro responsabilità avrebbero dovuto pensare prima di appellarsi a quella di tutti gli altri. La responsabilità di Cgil Cisl Uil di certo non mancherà, saremo in tanti con le nostre bandiere alle 14.30 del 23 marzo in Piazza della Carceri a Prato alla manifestazione antifascista, pacifica, popolare perché tutti sappiano che fascisti, xenofobi, sovranisti, razzisti, violenti, non sono i benvenuti nella città di Prato e in Toscana”.
“Il Movimento 5 Stelle è una forza democratica, libera e antifascista, valori che caratterizzano la nostra nazione, la nostra città e la nostra Costituzione – afferma la consigliera pentastellata Silvia La Vita – Per questo aderiamo alla manifestazione “Intolleranza Zero” organizzata per sabato pomeriggio in contrapposizione alla manifestazione di Forza Nuova. Riteniamo indispensabile ripartire da condivisione, idee e solidarietà: odio e rigurgiti fascisti devono essere sempre respinti con coro netto e unanime. Auspichiamo dunque che sabato sia una giornata partecipata e pacifica”.

“La Prefetta di Prato – commenta il capogruppo di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori – si sforzi almeno di leggere i volantini diffusi in questi giorni da Forza Nuova e presti attenzione alla scritta minacciosa ‘arriviamo’ impressa davanti alla sede dell’Anpi o magari si faccia un giro sui profili Facebook degli esponenti neofascisti, forse così le risulteranno più chiare le motivazioni della manifestazione di sabato prossimo e deciderà di applicare la legge Scelba, la legge Mancino, ma soprattutto la Costituzione, revocando l’autorizzazione. La decisione della Prefettura e della Questura di Prato e le dichiarazioni della Prefetta Rosalba Scialla sono molto gravi” continua Fattori. “Anziché seguire l’esempio dei pari ruolo milanesi, che hanno correttamente negato l’autorizzazione a Casa Pound per una manifestazione ‘gemella’, la prefetta mette la testa sotto la sabbia e nega l’evidenza, compreso il palese nesso tra la data dell’iniziativa di Forza Nuova e il festeggiamento dei 100 anni dalla nascita di Fasci di Combattimento. Certamente la colpa del clima che si è creato è del ministro Salvini, ma Prefettura e Questura di Prato non possono adottare la tecnica dello struzzo, che ciò sia frutto di superficialità o magari di aquiescenza verso la linea salviniana anche quando sia in palese contrasto con il nostro ordinamento. C’è poco tempo perchè la Prefettura torni sul sentiero tracciato dai padri e dalle madri costituenti”, conclude Fattori “ma non voglio perdere la speranza”.

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