Non si è svolto oggi, come inizialmente previsto, il Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato a Prato per prendere – tra le altre cose – una decisione sull’autorizzazione allo svolgimento della manifestazione indetta in città “contro l’immigrazione” da Forza Nuova. Il prefetto ha comunicato ai partecipanti del tavolo che la riunione è rinviata a data da destinarsi. Per tutta la giornata di oggi non è stato possibile avere chiarimenti in merito dalla Prefettura, contattata più volte dalla nostra redazione.
Il corteo è stato organizzato per il pomeriggio di sabato 23 marzo, il giorno del centenario della creazione dei Fasci italiani di combattimento: alla manifestazione ha annunciato la sua partecipazione anche il leader nazionale del partito di estrema destra Roberto Fiore.
Intanto, la petizione “Fermiamo la manifestazione fascista a Prato”, promossa da una sessantina di soggetti tra partiti, associazioni e sindacati, che chiede a questore e prefetto di revocare le autorizzazioni alla manifestazione, ha superato le 13.000 firme. Il sindaco Matteo Biffoni ribadisce la sua posizione di assoluta contrarietà all’iniziativa di Forza Nuova, perchè inneggiante al fascismo e dunque contraria alla legge Scelba, e per motivi di ordine pubblico: “Ho grande fducia nel lavoro di prefetto e questore, che sono competenti e conoscono bene il territorio – premette il sindaco Matteo Biffoni – Mi fa piacere che la città si sia mobiltata per evitare il corteo di Forza Nuova. È una manifestazione che al di là delle ipocrisie, vista la concomitanza con l’anniversario dei 100 anni dalla costituzione dei fasci di combattimento, è ricompresa tra quelle proibite da legge Scelba. E inoltre è un’iniziativa che crea problemi di ordine pubblico perchè rischia di attrarre qui persone che vogliono solo fare confusione e fare danni che abbiamo visto arrecati a tante altre città. Per questo, a mio giudizio c’è un problema di ordine pubblico come rilevato anche dalla Prefettura di Milano, che con una decisione antecedente alla strage in Nuova Zelanda, è intervenuta proibendo ogni manifestazione di Forza Nuova per il 23 marzo. Leggo oggi di scritte di Forza Nuova alla sede regionale dell’Anpi a Milano: ulteriori forme di provocazione che rischiano di buttare benzina sul fuoco in una situazione già di per sè molto pericolosa per la città. Voglio tutelare Prato da questi rischi”.
“Se il prefetto di Prato non vieterà la manifestazione di Forza Nuova in programma sabato 23 marzo scenderemo anche noi in piazza”. E’ quanto si legge in una nota di Potere al Popolo che chiede a tutti i cittadini della Piana di farsi sentire scrivendo direttamente alla prefettura di Prato. “Il fascismo non è un’opinione, ma un crimine. Lo dice la Costituzione Italiana, sorta dalla Resistenza. Lo dice la nostra storia: la fondazione dei Fasci di Combattimento ha significato la distruzione delle istituzioni del movimento operaio, per mano della violenza dello Stato e della violenza paramilitare dei fascisti – continua la nota di Pap dove si ricorda che tra il 1919 e il 1921 in Italia, “tra capilega, sindacalisti e semplici operai, spesso di fede socialista, repubblicana o democratica, sono morte 3.000 persone. Noi non dimentichiamo, noi non perdoniamo”.
“E’ assurdo come ancora nel 2019 le formazioni neofasciste non siano state illegalizzate. E’ evidente come ci sia dell’interesse, a destra quanto nel centrosinistra – conclude Potere al Popolo -, a mantenerle in vita, per avere un bacino di reclutamento giovanile (gli uni), e per sviare l’attenzione dai veri problemi (gli altri)”.