6 Febbraio 2019

Via libera all’aeroporto, le reazioni. Falchi: “Prendiamo atto del sì dei 5 Stelle alla nuova pista”. Rossi: “I 150 milioni siano confermati dal Governo”


“Accogliamo con soddisfazione la conclusione dei lavori della conferenza dei servizi che sanciscono la conformità urbanistica del Master Plan dell’aeroporto di Firenze, la cui realizzazione consentirà di dotare la città di Firenze e l’intera Toscana di un’infrastruttura strategica per rispondere alla domanda inevasa di traffico in regione e di risolvere i limiti strutturali dell’attuale pista”. Così il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai commenta il via libera della conferenza dei servizi alla nuova pista di Peretola che prevede decolli e atterraggi in direzione di Prato (leggi l’articolo).

“Abbiamo fatto bene ad avere pazienza, a tornare tante volte, ad accogliere le opinioni di tutti. Finalmente il Masterplan dell’aeroporto Vespucci è approvato – commenta il governatore della Regione Enrico Rossi – È dal 2011 che lavoriamo per questo risultato, perché la Toscana è una regione che basa la sua economia sul manifatturiero, sull’export, sulla ricerca universitaria. Ha bisogno di essere connessa con il mondo ed il potenziamento degli aeroporti di Pisa e Firenze, che adesso stanno in un’unica società e quindi sono strettamente legati, è una condizione fondamentale per lo sviluppo”. “Sono serenissimo dal punto di vista dell’impatto ambientale – prosegue Rossi- sono certo che ci saranno miglioramenti rispetto alla situazione attuale”.
Ai giornalisti che chiedevano quali saranno i prossimi passi, Rossi ha risposto: “Anzitutto mi aspetto che non ci siano sorprese sui 150 milioni stanziati dal Governo (si tratta di fondi messi a disposizione dai precedenti Governi, che il ministro Toninelli potrebbe “congelare” o dirottare in parte su Pisa, vista anche l’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea per aiuti di Stato, ndr). Questi soldi possono andare solo a Firenze, non hanno senso le ipotesi di dirottarli su Pisa, in quanto la normativa europea non consente contributi pubblici di sostegno per aeroporti che superino i 5 milioni di passeggeri, una soglia che il Galilei di Pisa già supera. E poi voglio ricordare che i 150 milioni del Governo dovrebbero essere destinati soprattutto alle compensazioni ambientali e paesaggistiche. Sottrarre alla Toscana 150 milioni di questi tempi sarebbe davvero una grossa penalizzazione, perché tutto il Paese sta vivendo una fase di recessione e c’è bisogno di fare nuovi investimenti, non di cancellare quelli già fatti”.

Di “momento storico” parla il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che un “appello a tutti, a livello locale e nazionale, perché si adoperino per concretizzare l’obiettivo di un aeroporto più efficiente, più sostenibile e più attrattivo”.
“L’esito della seduta di oggi era atteso e pertanto non ci stupisce. Abbiamo nuovamente ribadito tutta la nostra contrarietà e portato nuovi elementi di criticità, tra cui la mancata presentazione ai comuni di un piano di rischio. Si è scelto comunque di andare avanti, nonostante su tutta questa vicenda penda il ricorso al TAR e rimangano irrisolti molti nodi di carattere strategico e politico”. Lo afferma il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, commentando il via libera della conferenza dei servizi al masterplan del nuovo aeroporto di Firenze che si è tenuta oggi a Roma.
“Ognuno, oggi, si è assunto la propria responsabilità – prosegue – noi quella di portare fino in fondo e difendere la volontà dei cittadini e una visione di sviluppo alternativa e al servizio di tutti. Il ministro Toninelli ha preferito, invece, non assumersi alcuna responsabilità e non presentarsi nemmeno oggi. Ho però avuto il privilegio di incontrarlo per caso sulla porta del Ministero (nella foto, ndr) e di chiedergli spiegazioni: con molto candore ha rimpallato la responsabilità sul Mibac e confermato che da parte sua non c’è mai stata la volontà di fermare la procedura. Ne prendiamo atto ed esprimiamo preoccupazione per il dato politico che emerge: contrariamente a quanto detto da sempre e a tutti i livelli, il Movimento 5 Stelle è a favore della nuova pista e un ministero cruciale come quello dei Trasporti e delle Infrastrutture è guidato da un ministro privo di una linea politica coerente”.
“Oggi hanno vinto gli interessi di pochi a spese del futuro di molti e della politica – conclude – Per noi la partita non è chiusa: abbiamo davanti passaggi amministrativi, politici e giudiziari. In tutti continueremo a far valere le nostre posizioni e a lavorare perché, ancora una volta, vengano smentiti quelli che oggi parlano di una storia già scritta”.

Per i 5 stelle risponde il capogruppo in consiglio regionale Giacomo Giannarelli: “Un aspetto rilevante è il taglio dei fondi pubblici: cinquanta milioni di euro presenti nello Sblocca Italia verranno utilizzati per la riqualificazione di Peretola come city airport. Mentre i restanti cento milioni saranno quasi esclusivamente impiegati per il potenziamento del Galileo Galilei di Pisa”. Scalo pisano che rimane, confermano dal gruppo regionale pentastellato, “l’unico punto strategico di rilevanza nazionale per la nostra regione”. La partita, secondo Giannarelli, è ancora aperta: “Prima o poi il procedimento amministrativo doveva giungere a conclusione e così è stato. Ma sappiamo che tutto è ancora in gioco sul piano politico con la futura stesura del nuovo piano aeroporti che arriverà in tempi brevi”. “Il taglio dei cento milioni di euro – aggiunge il consigliere regionale grillino – mette fine ad un’epoca fatta di sprechi. Ribadiamo che sull’aspetto di pianificazione pesano le scelte già prese dai governi Renzi e Gentiloni: con la firma di due ministri e il percorso avanzato con il lavoro negli uffici tecnici che hanno seguito l’iter amministrativo era difficile giungere a un’altra conclusione. D’altra parte già il piano regionale su infrastrutture e mobilità e il piano d’indirizzo paesaggistico – per quanto non graditi – prevedevano la soluzione su cui oggi è convenuta la conferenza dei servizi. Restiamo – concludono i consiglieri regionali del Movimento – in attesa degli esiti dei ricorsi al Tar e degli esposti presentati dai comitati”.

Sulla vicenda, contro i 5 Stelle, interviene anche il coordinatore di Prato2040 Diego Blasi: “Per anni e anni hanno preso in giro i pratesi dicendo di essere contro l’aeroporto e, appena arrivati al governo con la Lega, hanno subito chinato il capo dando il via libera all’opera. La verità è che il Movimento 5 Stelle è composto da persone attaccate solo alle poltrone e totalmente inaffidabili. Sono convinto che i pratesi alle urne si ribelleranno. Prato e gli altri comuni della Piana si sono espressi chiaramente contro l’opera – conclude Blasi – Se gli esponenti pratesi del Movimento 5 Stelle fossero davvero coerenti con quello che hanno detto in questi anni si dimetterebbero. Non lo faranno, ma hanno comunque perso ogni credibilità”.

Anche la sezione di Firenze di Sinistra Italiana attacca il Movimento 5 Stelle e il ministro Toninelli: “I 5 stelle hanno carpito la buona fede degli elettori, perché si sono accreditati come forza ambientalista e invece ancora una volta si sono accodati supinamente alle volontà della Lega. E non possono nemmeno nascondersi dietro al fatto che l’iter era già avviato. Falso: era concluso l’iter politico, voluto dal Partito democratico, succube da sempre degli interessi della destra economica, ma quello tecnico amministrativo è iniziato il 7 settembre 2018, in pieno regime grillino con il Ministro Toninelli alle infrastrutture e trasporti”.