Montemurlo, i ragazzi delle medie a scuola di pronto soccorso con la Misericordia
Cosa fare se in classe c’è una emergenza bisognosa di pronto intervento? Ovviamente chiamare il 118, ma in certe situazioni può essere di vitale importanza prestare subito i primi soccorsi. Per questo motivo la Federazione nazionale delle Misericordie ha promosso il progetto Asso (A Scuola di SOccorso) in collaborazione con l’ufficio scolastico della Toscana per insegnare agli studenti come comportarsi in caso di incidenti o malori. L’iniziativa è arrivata anche a Montemurlo e ha riguardato oltre trecento ragazzi e ragazze delle medie che frequentano la scuola Salvemini-La Pira.
« Si tratta di un progetto ambizioso per divulgare anche tra i più giovani la cultura del primo soccorso. – spiega il presidente della Misericordia di Montemurlo, Daniele Lombardi – Asso a Montemurlo ha coinvolto 13 classi della scuola media, ma visto che il progetto è formalizzato per tutte le fasce d’età ci auguriamo in futuro di poter portare questa esperienza anche tra i bambini della scuola primaria».
Un’idea condivisa anche dall’assessore alla pubblica istruzione, Rossella De Masi, che ha detto:«sicuramente faremo richiesta affinché il progetto Asso possa arrivare alla primaria ma anche ai ragazzi del liceo artistico Brunelleschi. Esperienze di questo tipo sono importanti perché sviluppano nei giovani la consapevolezza che ciascuno di noi può avere un ruolo attivo nella catena del soccorso. Inoltre, il progetto Asso ha il merito di aver portato il mondo del volontariato all’interno della scuola, proponendo ai giovani un modello sano di socializzazione ed impegno sul territorio».
Questa mattina si è svolta l’ultima delle quattro lezioni tenute dai formatori della Federazione e all’incontro non è voluto mancare neppure il vice sindaco, Simone Calamai, che ha sottolineato:« Si tratta di un progetto importante perché combatte l’indifferenza e rende i ragazzi più consapevoli di come possono essere concretamente d’aiuto in situazioni di emergenza ma anche di disagio sociale. Un progetto che dimostra l’efficacia della rete che esiste sul territorio tra associazioni, scuola e Comune e che sicuramente riuscirà a sensibilizzare verso i temi del primo soccorso anche le famiglie».
Durante il corso gli studenti hanno avuto modo di avere dei cenni di primo soccorso in modo da poter riconoscere emorragie, ustioni e fratture e soprattutto hanno appreso quali comportamenti evitare per non peggiorare le condizioni di chi sta male e non compromettere le operazioni di soccorso, come spiega Mattia Gavagni, il responsabile del centro formazione della Confraternita di Montemurlo:« Abbiamo spiegato ai ragazzi cosa fare in attesa dei soccorsi, come comportarsi e anche cosa non fare. Una catena di soccorso che inizia bene, infatti, sicuramente avrà un esito positivo» .
È stata fatta una panoramica del 118: cosa è, come funziona e cosa si deve dire per fare una corretta chiamata di emergenza. I formatori hanno presentato un percorso dedicato alla relazione di aiuto verso le persone bisognose di un sostegno, sia di tipo sanitario che sociale.« Il corso è piaciuto molto ai ragazzi della scuola media e l’auspicio è quello di poter proseguire con questa esperienza anche nei prossimi anni- conclude la vice preside, Elena Ciabatti– Un’esperienza importante che insegna a gestire le emozioni e a fare la cosa giusta nei momenti di emergenza, ma anche a guardare alle esigenze dell’altro con occhi più attenti e consapevoli».La mattinata si è conclusa in palestra con una foto di gruppo dei ragazzi della scuola media insieme ai volontari della Misericordia di Montemurlo.
I referenti regionali del progetto sono Benedetta Ferreri (Misericordia di San Miniato) e Massimo Seravalli (Misericordia di Rifredi), mentre il responsabile del centro formazione della Confraternita di Montemurlo è Mattia Gavagni. L’iniziativa è stata coordinata da Simone Muratori, delegato zonale alla formazione del Coordinamento delle Misericordie di Prato.