Ancora una fumata nera nel centrodestra. L’atteso incontro tra i vertici nazionali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia non c’è stato. Forse si farà la prossima settimana. Nel frattempo Energie per l’Italia esce allo scoperto e propone di ricorrere alle primarie per la scelta del candidato. “Questo lungo empasse che stiamo attraversando rischia di logorare la coalizione e gli elettori” affermano Alessandro Giugni, Antonio Longo e Alessandro Benelli, i tre consiglieri di Energie per l’Italia. Una proposta, quella delle primarie, per superare la fase di stallo attuale, già sperimentata dal centrodestra in Puglia, a Bari e Foggia. “Perché dunque non farlo anche a Prato?” insiste Giugni, con “l’obiettivo di scegliere la persona giusta, in grado di mettere tutti d’accordo e soprattutto di poter raggiungere il più ampio numero di consensi in città”.
“Forse i tempi per organizzare delle primarie sono stretti, però ben venga una consultazione pubblica” commenta la deputata Erica Mazzetti, coordinatrice provinciale di Forza Italia. “Proporre una rosa di candidati ai nostri elettori in occasione di un incontro pubblico o anche sul web potrebbe essere una soluzione” aggiunge Mazzetti.
Ma la Lega non ne vuol sentir parlare di un modello, le primarie, “da tempo adottato da quel PD che la Lega vuol mandare a casa”. Parole del commissario provinciale del Carroccio, Andrea Recaldin, che definisce la richiesta “legittima, ma dai precedenti inquietanti. Non mi sembra che le esperienze passate del PD con il sistema delle primarie abbiano portato a risultati positivi” aggiunge Recaldin. Insomma, la Lega non indietreggia sul nome di Daniele Spada, presente tra l’altro ieri sera alla cena con cui il Carroccio ha dato simbolicamente il via alla campagna elettorale.