Epifania, in cattedrale la festa dei popoli con le comunità cattoliche straniere e in piazza la benedizione dei bambini
«Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra». È il salmo che verrà proclamato domenica 6 gennaio in tutte le chiese del mondo nel giorno dell’Epifania. A Prato, ormai da tradizione, la «manifestazione di Gesù alle genti» si celebra con la festa dei popoli. Nel pomeriggio alle ore 15 in cattedrale il vescovo Franco Agostinelli presiede una messa partecipata e animata dalle comunità cattoliche straniere. Assieme ai rispettivi cappellani partecipano cinesi, filippini, ucraini, rumeni e nigeriani. Tutti insieme pregheranno e intoneranno canti nella loro lingua per salutare la nascita di Cristo.
«Questo ritrovarsi il 6 gennaio è il modo migliore per ricordare alla città che siamo tutti figli di Dio – dice monsignor Santino Brunetti, vicario episcopale per i migranti – ed è sempre una occasione di gioia vivere questo momento di fraternità con il Vescovo».
Al termine della celebrazione monsignor Agostinelli si sposterà sul sagrato della cattedrale per il bacio alla statua di Gesù Bambino e la benedizione dei bambini presenti in piazza.
Durante il momento di festa ci sarà anche la conclusione di «Presepiando al catechismo». Don Carlo Geraci, direttore dell’ufficio catechistico, proclamerà i primi tre classificati del concorso per il miglior presepe realizzato dai bambini delle parrocchie pratesi. Le Natività più belle sono state scelte dal voto di chi ha visitato la mostra allestita fino a sabato 5 gennaio nel chiesino di via Garibaldi. Iniziativa che ha riscosso anche quest’anno un grande successo. Sono stati oltre cinquemila coloro che hanno espresso la loro preferenza votando il presepe preferito. La cerimonia di premiazione si svolgerà invece nel pomeriggio di sabato 12 gennaio nella chiesa della Resurrezione.
Per monsignor Agostinelli il giorno dell’Epifania la festa è doppia, perché il 6 gennaio di 17 anni fa fu ordinato vescovo nella basilica di San Pietro a Roma per le mani di Giovanni Paolo II. Era infatti stato nominato ordinario diocesano di Grosseto, dove è rimasto fino al 2012, anno in cui ha fatto il suo ingresso a Prato.