24 Gennaio 2019

Al Santo Stefano attivato il day service geriatrico: una corsia dedicata ai pazienti anziani che arrivano al pronto soccorso


Non devono più attendere necessariamente in pronto soccorso, i pazienti anziani, che arrivavo al triage con patologie acute, o che negli ultimi mesi sono ripetutamente caduti, o che soffrono di un disturbo comportamentale in corso di demenza. E neanche coloro che nel data base risultano già conosciuti dai servizi geriatrici. Queste persone sono adesso subito inviate al Day Service Geriatrico, la nuova struttura, aperta da una settimana, alle porte del Santo Stefano di Prato.

Il Day Service è vicino alla medicina d’urgenza, diretta dal dottor Simone Magazzini. E’ situato quindi proprio alle porte dell’ospedale, in modo che la presa in carico dei pazienti anziani sia praticamente immediata da parte del  team medico e infermieristico. Lì sono stati allestiti ambienti, dotati di poltrone e letti, in cui eseguire subito gli accertamenti necessari, effettuare le visite specialistiche (fra cui anche la valutazione neuropsicologica di secondo livello), gli esami del sangue e strumentali (dalla radiografia all’ecografia, all’elettrocardiogramma, fino alla risonanza magnetica e alla PEC cerebrale). I pazienti potranno fare le terapie di cui necessitano e poi tornare a casa o proseguire il ricovero, se il team multispeciliastico lo ritiene necessario. In alternativa potranno avere programmato dagli operatori sanitari, un nuovo accesso, sempre nel day service, per ripetere i controlli. Tutto in poche ore o al massimo in giornata.
Anche i pazienti dimessi dal reparto di geriatria dopo un evento acuto saranno inviati al Day Service geriatrico per testare l’eventuale instabilità, e ripetere i monitoraggi clinici e strumentali a completamento della dimissione.
Il Day Service è studiato in modo da garantire anche la continuità territorio-ospedale e viceversa: i medici di Famiglia lo possono utilizzare per i loro assistiti, sia per le prime diagnosi che per i casi clinici complessi e a rischio complicanze, come ad esempio pazienti cronici affetti da pluripatologie, o con un grave deterioramento delle funzioni cognitive, legato ad esempio all’Alzheimer.

“il Day Service geriatrico – afferma l’assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi – è una soluzione assistenziale che semplificherà i percorsi di cura degli anziani pratesi, migliorando anche la continuità assistenziale in una fase della vita nella quale il paziente, spesso con più patologie, può trovarsi in condizioni di fragilità”.

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni sottolinea: “Dopo la guardia medica pediatrica, dedicata ai più piccoli, il Day Service geriatrico permette di dare una risposta efficace ai cittadini più anziani che si rivolgono al pronto soccorso. Un tassello importante dei servizi sanitari per la nostra comunità, con un occhio di riguardo per i pazienti più fragili e per le loro famiglie”.

Il direttore sanitario del presidio ospedaliero dottor Roberto Biagini sottolinea: “Sono state utilizzate al meglio le opportunità, anche da un punto di vista strutturale, offerte dal nuovo ospedale per realizzare una forma alternativa di gestione dei pazienti anziani”.

La dottoressa Donatella Calvani, direttore della Geriatria, spiega che la metodologia utilizzata nel Day Service è quella Valutazione Multidimensionale dell’Anziano, VMA, finalizzata alla valutazione della funzione attraverso misure di performance, dati clinici, psicologici e sociali, focalizzata sulla complessità dell’anziano , ed è multidimensionale perché comprende, oltre alla valutazione dello stato funzionale, il profilo psicologico, cognitivo, sociale, economico e spirituale.
Anche il Day Service segue il modello dell’intensità di cura dove la complessità dei percorsi e i protocolli terapeutici determinano la complessità assistenziale: le cure ambulatoriali sono quindi a bassa o alta intensità.

La struttura è stata realizzata, a conclusione di un’impegnativa riorganizzazione operata dal dipartimento delle specialistiche mediche, diretto dal dottor Giancarlo Landini.

“Abbiamo introdotto questo nuovo modello organizzativo – ha spiegato Landini- per offrire un percorso più rapido e diretto, che eviti molti disagi e sia caratterizzato da una elevata qualità assistenziale e professionale. I pazienti che giungono al pronto soccorso dell’ Ospedale di Prato che hanno le caratteristiche del paziente anziano fragile possono essere presi in carico direttamente dal geriatria evitando ricoveri non necessari e quindi i rischi che il ricovero comporta in questo tipo di pazienti. Questo vuol dire più cure appropriate nel posto giusto per più persone.”

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