22 Gennaio 2019

Aeroporto Peretola, i Comitati si appellano ai sindaci e al ministro Toninelli: “Dimostrino coerenza alla conferenza dei servizi”


“Nuova pista di Peretola e nuovo inceneritore sono opere incompatibili con la piana Firenze -Prato – Pistoia e con le condizioni di vita delle popolazioni, già messe a dura prova da un territorio ormai saturo di funzioni e di inquinanti”. I Comitati realtà No Tav, No aeroporto e No inceneritore, della Piana fiorentina ribadiscono la loro posizione chiedendo alle istituzioni che sia respinto con fermezza il tentativo di Qthermo di “usare il masterPlan dell’aeroporto per aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e ottenere una nuova autorizzazione a costruire l’inceneritore di case Passerini”. Per quanto riguarda l’aeroporto, in vista della Conferenza dei servizi convocata per il 29 gennaio a Roma l’appello è duplice: ai sindaci dei comuni, fra cui Prato, che parteciperanno all’incontro. “Invitiamo i sindaci contrari o comunque critici verso questi progetti a far sentire la propria voce e mobilitare le popolazioni, senza cadere nella trappola delle “compensazioni. Rivolgiamo un appello a chi si è sempre detto contrario ad aeroporto e inceneritore, come il ministro Toninelli ed il Movimento 5 Stelle, a mantenere coerenza rispetto agli impegni presi nell’ambito della conferenza dei servizi del 29 gennaio”.
Il Comitato nuovo Ponte per la piana di Signa organizzerà un presidio, dalle 16 alle 19, di giovedi prossimo per rivendicare la necessità della nuova bretellina, il cui progetto è stato cancellato per favorire la nuova pista di Peretola. In questo territorio, accanto ai Renai, la Regione ha deciso infatti di spostare il laghetto di Peretola, che dovrà fare spazio alla nuova pista aeroportuale.
“La ripresa dell’iniziativa diretta dei comitati e degli abitanti – osservano ancora i Comitati – rappresenta la principale garanzia di fronte al tentativo di Rossi, Nardella, Confindustria, Confcommercio, albergatori… di far crescere un ‘movimento corporativo’ trainato da potenti interessi economici, a sostegno dell’aeroporto e delle grandi opere inutili e dannose, come avvenuto a Torino”.