Rinviato al 29 gennaio il pronunciamento della Conferenza dei servizi sul Masterplan dell’aeroporto di Firenze. La decisione è arrivata nel pomeriggio al termine della seconda riunione della Conferenza che si è tenuta oggi nella sede del ministero delle Infrastrutture e trasporti a Roma. L’incontro di apertura si era svolto il 7 settembre scorso. Nel corso dell’incontro convocato dal Mit, spiega una nota, sono stati illustrati e discussi i pareri espressi dagli enti interessati. Erano presenti i delegati dei comuni di Firenze, Prato, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, Città metropolitana di Firenze, Regione Toscana, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio di Firenze, Enac, Autorità di Bacino, ministero dell’Ambiente, Mibact, Consiag. “È stata una discussione positiva, lunga, seria, approfondita – ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi al termine dell’incontro organizzato presso il Ministero delle infrastrutture al quale ha partecipato assieme all’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – sono state sviscerate tutte le questioni collaterali all’approvazione del Masterplan, ma alla fine solo due sono rimaste in sospeso: la realizzazione di un laghetto nell’area di Signa e la previsione della costruzione di un’infrastruttura nelle sue vicinanze, entrambe opere al di fuori dell’area aeroportuale vera e propria”. “È importante sottolineare – precisa Rossi – che da quanto è emerso nel corso della riunione il Mibact ritiene quel luogo idoneo per la localizzazione del lago e che i problemi riguardano esclusivamente la definizione del progetto, ritenuto ad oggi troppo generico. Dunque si tratta, a mio parere, di un problema risolvibile prima del prossimo appuntamento”. “Con le delibere presentate dalla Giunta regionale e gli atti di indirizzo del Consiglio regionale – spiega il presidente – sono state superate tutte le obiezioni e i dissensi presentate anche da alcuni enti locali. L’unica questione che resta aperta a questo punto è questa relativa alla ricostruzione del lago, ma è evidente che si tratta di una cosa che non ha a che fare con l’investimento sull’aeroporto. Sono convinto che le obiezioni del Mibact sono fondate e che troveremo il modo di dare in tempi rapidi risposte appropriate, per concludere finalmente il procedimento nella prossima seduta”. Il presidente infine spiega che “il nostro obiettivo era arrivare all’approvazione, ma il Mibact ha ritenuto che il progetto non fosse adeguatamente definito e che per poter dare un parere paesaggistico positivo, giustamente, occorresse una precisione progettuale maggiore. Quindi abbiamo convenuto, anche con Enac, di rinviare al 29 gennaio l’ulteriore riunione della commissione, con l’obiettivo di arrivare a questo appuntamento avendo definitivamente chiarito tutte le questioni con il Ministero dei beni culturali”.
Di altro avviso il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi: “Ancora una volta, nonostante i proclami della vigilia, le velleità di chi vuole a tutti i costi il nuovo aeroporto si sono scontrate con la realtà. Il dato emblematico, però, sono stati i tentativi da parte del Ministero dei Trasporti di chiudere oggi la conferenza, dando il via libera allo stravolgimento del nostro territorio” afferma il primo cittadino di Sesto assieme al sui vice Damiano Sforzi, che oggi ha preso parte a Roma alla Conferenza dei Servizi sul nuovo aeroporto di Peretola. “Il Ministero ha smentito nei fatti le posizioni del suo ministro e della forza politica alla quale appartiene – proseguono – o Toninelli, oggi assente, mente sapendo di mentire o, più semplicemente, le sue affermazioni non rispecchiano la volontà del Governo, senza che nessuno si sia preso la briga di avvisarlo. Auspichiamo che al più presto il Presidente Conte si occupi di informare il suo ministro, così da risparmiargli in futuro altre pessime figure”. “Abbiamo assistito anche oggi ad una brutta pagina in cui la politica è stata del tutto assente – dicono ancora – È impensabile che di fronte ad un progetto così grande il Governo non sia in grado di esprimere una posizione. Non è dato sapere cosa ne sarà delle opere sul territorio del Comune di Signa che la Regione si è precipitata ad annunciare questa settimana e che oggi sono di fatto bloccate dalla mancanza dei relativi progetti e delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche, le cui carenze, d’altra parte, sono incredibilmente alla base del mancato parere completamente favorevole del Mibact”. “Stiamo assistendo ad un teatrino in cui l’assenza della politica, il disinteresse per le vere priorità del territorio, l’inadeguatezza del Governo si intrecciano, in attesa, probabilmente, che la magistratura levi le castagne dal fuoco a Regione, Città Metropolitana e Ministero, intenti a difendere un’opera indifendibile, lontana dalle esigenze dei cittadini e funzionale soltanto all’interesse del privato che la realizzerà con risorse pubbliche. Oggi – concludono – per noi non è una vittoria, ma l’ennesima sconfitta della politica e del territorio, destinato, ancora per quasi due mesi, a restare ostaggio di un progetto incompatibile con qualsiasi prospettiva di sviluppo sostenibile”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella e il capogruppo Fi nell’Assemblea toscana Maurizio Marchetti si dicono invece “stanchi dei continui rinvii della conferenza dei servizi”. “Lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze è una priorità assoluta per l’area metropolitana e per la regione. Siamo stanchi dei continui rinvii della conferenza dei servizi: ora apprendiamo che il tutto è stato spostato al 29 gennaio. Il fatto che la richiesta di approfondimento sia arrivata dai rappresentanti del Mibact, ci fa pensare che dietro ci sia la ‘manina’ del Movimento 5 Stelle, da sempre contrario all’ampliamento di Peretola. Crediamo invece che sia fondamentale rilanciare Firenze, all’interno di un sistema aeroportuale regionale toscano solido e unico” affermano i due esponenti di Forza Italia. “Il rinvio a gennaio, a quanto riferiscono le fonti giornalistiche – aggiungono Stella e Marchetti in una nota – è stato determinato dal Mibact a causa dell’assenza della documentazione sullo spostamento del laghetto di Peretola, collegato a sua volta alla bretella Signa-Lastra promessa dalla Regione”. Per Stella e Marchetti “chi si oppone all’ammodernamento dello scalo, dica chiaramente che non gli interessano lo sviluppo economico e le nuove prospettive occupazionali dell’area metropolitana, che non gli interessano i 5300 posti di lavoro in più che l’ampliamento del ‘Vespucci’ porterà a Firenze, e il rilancio di imprese, fiere e turismo. Noi, invece, siamo da sempre, con convinzione, a favore”.
Sulla vicenda interviene anche Prato in Comune, secondo cui “E’ definitivamente nata la “grande coalizione pro aeroporto” con dentro 5 stelle, Pd (e destre varie)”. “Se non fosse stato per l’approfondimento richiesto dal ministero dei beni culturali in merito allo spostamento del lago di Signa e affini, a quanto è dato di sapere, sia la Regione Toscana che il ministero delle infrastrutture sarebbero andate dritte per il sì a quest’opera assurda inutile e tremendamente impattante. Pare addirittura che il ministero di Toninelli abbia fatto di tutto per chiudere oggi: alla faccia del ministro che chiede approfondimenti, dei cinque stelle contro le grandi opere inutili! Insomma hanno gettato definitivamente la maschera. Meno sorprendente il sì della Regione, ma non meno grave. Insomma al di la del fatto contingente ci avevamo visto giusto: politicamente è sembrato un “incidente di percorso” in una vicenda dove 5 stelle, PD e destre varie (nei luoghi dove conta esprimersi e dove si è determinati) continuano a far di tutto per arrivare a portare a casa questo “risultato”. Vicenda anche oggi stigmatizzata dal sindaco di Sesto Fiorentino, mentre – sempre a quanto ci risulta – non sono emerse dichiarazioni del nostro sindaco Biffoni. Insomma, da questa “grande coalizione pro grandi opere” non ci si può aspettare nulla, e quindi la risposta non può che essere – oltre ad attendere il corso dei contenziosi giudiziari – quella della mobilitazione dei cittadini e della pressione politica continua e costante. Noi ci saremo. E continueremo a dir loro di non fermarsi” conclude Prato in Comune.