Gli studenti raccolgono seimila firme per chiedere di migliorare il servizio dei bus scolastici VIDEO
Forti di seimila firme raccolte gli studenti pratesi chiedono a gran voce di migliorare il servizio di trasporto pubblico dei bus. I punti contenuti nella campagna promossa dalla Consulta studentesca sono tre: aumento del numero di autobus per l’entrata e l’uscita dalle scuole; abolizione dell’obbligo di obliterare gli abbonamenti quando si sale su un bus e l’introduzione anche a Prato del servizio cosiddetto «night bus» per collegare la periferia al centro storico nel fine settimana.
Il risultato raggiunto, davvero ottimo se si pensa che il numero degli studenti delle superiori a Prato è di diecimila unità, è stato presentato questa mattina davanti all’istituto Dagomari da Alberto Gandolfi, presidente uscente della Consulta, che ha diretto e seguito l’iniziativa fin dall’inizio. «Prima di fare la raccolta firme abbiamo chiesto a Cap un incontro per spiegare la situazione ma non abbiamo ricevuto risposta – spiega Gandolfi – così abbiamo deciso di cambiare strategia e far capire che così non possiamo più andare avanti». Secondo gli studenti gli autobus che ogni mattina partono per portare i ragazzi a scuola sono troppo pochi e quindi sono sempre stipati. «Ciò rende difficile riuscire a “strisciare” l’abbonamento e per questo non sono pochi i casi di persone multate perché di fatto impossibilitate a farlo per colpa del bus strapieno». L’ultima richiesta riguarda la possibilità di raggiungere il centro con il bus nel fine settimana, ma soprattutto di avere un mezzo per il ritorno a casa dopo la mezzonatte. «Questo servizio esiste da tempo nelle grandi città e non solo, per esempio a Pistoia esiste questa possibilità», conclude Gandolfi che essendo presidente uscente ha detto di voler consegnare le seimila firme nelle mani del suo successore appena sarà eletto.
La campagna ha portato con sè anche una polemica. Alcuni studenti di sinistra hanno accusato Gandolfi di agire non per conto della Consulta, perché scaduto dall’incarico da alcuni mesi, ma per fini politici in quanto il presidente uscente si sarebbe presentato nelle scuole a raccogliere le firme assieme a Claudio Belgiorno, esponente di Fratelli d’Italia. Gandolfi respinge al mittente le accuse e dice di non aver fatto altro che concludere un percorso iniziato sotto la sua presidenza. Stamani, di fronte alla stampa, si è presentato anche Belgiorno che ha denunciato di essere stato «oggetto di minacce» rivolte contro di lui dentro una chat composta da studenti, «alcuni di questi appartenenti ai Giovani Democratici». «Sto valutando con l’avvocato di sporgere denuncia contro queste persone», dice Belgiorno.