Da lunedì 19 novembre la viabilità di accesso al vecchio ospedale sarà modificata per garantire due ingressi separati, uno per le funzioni sanitari e uno per il cantiere in vista dell’inizio dei lavori per la demolizione dell’ex Misericordia e Dolce. La divisione dei due ingressi garantisce la convivenza tra il cantiere ora, e il Parco centrale poi, con i servizi amministrativi e sanitari che continueranno ad essere attivi nell’area durante e dopo la demolizione nella palazzina Ovest e nell’ex fisioterapia: allergologia, dermatologia, urologia, cure intermedie, sanità donna e psichiatria (che poi saranno sostate nel distretto di San Paolo, ancora in fase di progettazione preliminare), oltre alla guardia medica e al centro diurno Alzheimer, che all’inizio del nuovo anno si trasferirà a Narnali.
Sostanzialmente, i camion (circa una cinquantina al giorno, il cui percorso per arrivare in via Cavour è ancora tutto da pianificare) entreranno e usciranno dalla strada che costituisce l’attuale ingresso all’ex Misericordia e Dolce e che sarà resa a senso unico alternato mediante un semaforo. Mezzi di soccorso e delle associazioni di volontariato, auto con tagliando disabili o con a bordo persone con ridotta capacità motoria e mezzi di fornitori entreranno dall’attuale uscita e, seguendo un percorso a senso unico all’interno dell’area, usciranno da via della Misericordia. Già da lunedì 12 novembre visitatori e dipendenti non potranno più usufruire dei parcheggi interni, che saranno solo a disposizione dei disabili: i posti auto per questi ultimi passeranno, così, da 5 a 9. Nella stessa giornata di lunedì 12 la segnaletica stradale sarà smontata e nei giorni successivi sarà collocata quella nuova, anche se, in una prima fase, ci sarà anche una guardia giurata alla sbarra per scongiurare il verificarsi di antiche abitudini, come l’entrare al vecchio ospedale da un ingresso che presto sarà anche un’uscita di mezzi pesanti.
La nuova viabilità parte con largo anticipo rispetto alla consegna del cantiere per l’ abbattimento, che non si verificherà prima di gennaio 2019 (con un anno di ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente). Lunedì 12 novembre, infatti, ci sarà l’aggiudicazione provvisoria dei lavori. Dovranno poi trascorrere 15 giorni per le verifiche Anac e altri 35 giorni previsti dalla clausola stand still. A meno che non ci siano altri ricorsi, il cantiere sarà consegnato dopo l’Epifania, per 270 giorni di lavori. “La consegna del cantiere potrebbe anche essere anticipata – spiega il responsabile unico del procedimento per l’Asl ingegner Gianluca Gavazzi -: ci sono state alcune irruzioni di persone all’interno dell’area e spesso questi episodi possono essere considerati causa di forza maggiore per cui viene ritenuta necessaria una consegna anticipata alla ditta aggiudicataria. Per quanto riguarda i ricorsi, non dipende da noi ma dalla normativa nazionale, anche se è piuttosto improbabile che la ditta al terzo posto faccia ricorso, date le offerte abbastanza forti di chi è in prima e seconda posizione”.
Legata a doppio filo alla morte del vecchio nosocomio, la nascita del Parco urbano centrale, la cui prima fase di realizzazione potrà, forse, coincidere con l’ultima fase di demolizione. “per esserne certi dobbiamo parlare con la ditta aggiudicataria dei lavori di abbattimento – riferisce l’assessore comunale all’Urbanistica Valerio Barberis -. Fino a che non avremo un nome, non potremo verificare questa ipotesi di lavoro e finché non vedremo i primi operai all’ex Misericordia e Dolce, non potremo pubblicare il bando per l’assegnazione dei lavori per il Parco centrale”.
Lucrezia Sandri