C’è grande preoccupazione fra i parrucchieri e le estetiste di Carmignano, non più disponibili a tollerare la concorrenza sleale fatta da soggetti che svolgono l’attività in maniera abusiva, mettendo in ginocchio le imprese regolari. “E’ inaccettabile continuare a subire la concorrenza di chi opera nella totale illegalità e nel totale disprezzo delle norme – affermano Alessandro Lapucci, Presidente Acconciatori CNA Toscana Centro e Barbara Catani, Presidente Federazione Benessere di Confartigianato Imprese di Prato. I titolari di saloni in regola, pagano le tasse, versano i contributi, frequentano i corsi e rispettano tutti gli adempimenti richiesti dalla legge soprattutto in materia di sicurezza e igiene a vantaggio di tutta la comunità. Al contrario, gli abusivi rappresentano soltanto un peso per la società e siamo noi cittadini onesti a pagare le tasse per loro. Inoltre nei saloni regolari vengono offerte competenza, professionalità e soprattutto igiene e pulizia: cose che gli abusivi non potranno mai garantire”. Per fronteggiare questa situazione, divenuta oramai intollerabile, Confartigianato e CNA, insieme ad alcuni operatori di Carmignano, già da diversi mesi hanno rivolto un accorato appello alle istituzioni locali. “Abbiamo avuto diversi incontri con l’Amministrazione comunale – affermano Catani e Lapucci – illustrando la gravità del problema abusivismo sul territorio e proponendo possibili soluzioni. Abbiamo chiesto di partire dall’aggiornamento del Regolamento comunale, che inasprirebbe le sanzioni e fornirebbe maggiori possibilità di intervento e di controllo, fino ad arrivare a creare una vera campagna contro l’abusivismo che faccia anche opera di sensibilizzazione su quello che oramai è un problema di rilevanza fiscale ed igienico sanitaria notevole. Purtroppo però, sebbene il Sindaco, gli assessori ed i tecnici competenti abbiano colto e condiviso l’insostenibilità della situazione, le azioni concordate non sono ancora state attivate, se non in minima parte, e gli abusivi stanno continuando tranquillamente a “lavorare”. Esperienze maturate in alcuni comuni mostrano che, se c’è la volontà politica, il Comune può essere decisivo nella lotta per la legalità nel settore dei servizi alla persona – sottolineano i rappresentanti delle Associazioni. Siamo consapevoli della complessità di questa battaglia sottolineano Enzo Lucchesi di Confartigianato Imprese Prato e Andrea Bargiacchi di CNA Toscana Centro, ma non possiamo accettare che sia tollerata l’illegalità. Chiediamo pertanto che il Comune di Carmignano dia concretezza quanto prima agli impegni presi per portare avanti il percorso concordato. Da parte nostra – concludono CNA e Confartigianato – continueremo a lottare a fianco delle imprese regolari da noi rappresentate e rinnoviamo la nostra volontà di lavorare insieme al Comune per combattere l’illegalità e ripristinare la legalità a favore di tutte le imprese regolari del settore del benessere”.