Al posto del rudere agricolo nasce un albergo con 66 posti letto e un’area benessere FOTO
Chi passa dalla Nuova Provinciale Montalese non può fare a meno di notare il grande casolare, da tempo in stato di abbandono, che sorge nella piana a poca distanza dalla Villa del Parugiano. Si tratta del complesso edilizio detto “Il Vivaio”, il cascinale che presto sarà trasformato di un albergo con una capacità ricettiva complessiva di 66 posti letto, concretizzando così la vocazione turistica della frazione di Bagnolo. Ieri sera, 27 settembre, il consiglio comunale di Montemurlo, infatti, ha dato il via libera alla «variante al piano di recupero di iniziativa privata del complesso agricolo “Il Vivaio” » in via Parugiano di sopra, presentata dalla società Diana srl, che va così a modificare la precedente previsione urbanistica, che prevedeva il recupero dei tre edifici rurali a destinazione residenziale e il loro frazionamento in dieci unità immobiliari. La variante è stata approvata con i voti favorevoli del Pd, astenuti Forza Italia, Movimento Cinque Stelle e Fratelli d’Italia.
«Si tratta di un intervento importante che si inserisce in un contesto pregiato con un recupero di qualità.- spiega l’assessore all’urbanistica Giorgio Perruccio – Il nuovo albergo andrà ad arricchire la dotazione di infrastrutture ricettive nella zona di Bagnolo, considerata un’area da valorizzare sotto il punto di vista ambientale e turistico». L’albergo colmerà, infatti, un fabbisogno del territorio in termini di posti letto. Le strutture attualmente esistenti non riescono, infatti, a coprire tutte le necessità ricettive di chi si reca a Montemurlo per lavoro o per turismo. Il nuovo albergo potrà dunque contribuire a sviluppare la vocazione turistica dell’area, vista anche la vicinanza di Montemurlo alle grandi città d’arte toscane, Firenze in primis.
Il progetto di riqualificazione prevede un recupero in sintonia con l’aspetto originario del complesso rurale e dell’ambiente agricolo circostante, come i sassi a faccia vista o alcuni elementi tipici dei fienili, i mandorlati. L’albergo, che complessivamente avrà una capacità ricettiva di 66 posti letto, sarà composto da tredici camere, quattro suite – dotate anche spazio soggiorno – e cinque mini appartamenti autonomi completi di angolo cottura. Inoltre l’albergo prevederà spazi per l’accoglienza della clientela, un’area ristoro e benessere. «Il progetto di recupero del complesso del Vivaio farà parte di un polo più ampio con funzioni turistiche ricettive – già preso in considerazione nel piano strutturale recentemente approvato- che comprenderà anche la Villa del Parugiano, oltre alle strutture ricreative in collina, come il Campo Solare e Casa Cave, dove sorgeranno un’area campeggio, pic-nic. Il recupero del Vivaio è un passo di fondamentale importanza per sviluppare in maniera significativa la vocazione turistica del nostro Comune che alla rinascita dello sviluppo industriale dell’area ha saputo unire cultura, enogastronomia, natura», conclude il sindaco Mauro Lorenzini. Il progetto delle sistemazioni esterne all’albergo non prevede recinzioni per delimitare la proprietà, questo allo scopo di consentire la massima permeabilità visiva e di continuità con il contesto agrario circostante, che tutt’ora è coltivato e rende tutta l’area particolarmente suggestiva. Tutte le pavimentazioni circostanti al complesso, inoltre, saranno realizzate in pietra locale, mentre intorno al cascinale e lungo la via Parugiano saranno piantati filari di ulivo, per mantenere l’anima toscana di tutta la zona.