Un podista di Figline, Piero Pacini, di 51 anni, si è messo in luce nella gara di Ultra Trail Mont Blanc, 101 km di percorso sui sentieri attorno al Monte Bianco: un tracciato durissimo con 6100 metri di dislivello tra Italia, Francia e Svizzera, che ieri ha toccato Courmayeur, Champex e Chamonix. Oltre 1900 i partecipanti alla gara, provenienti da 101 paesi nel mondo: Pacini, che corre nell’Asd 29 Martiri di Figline, ha concluso i 101 chilometri in 17 ore e 28 minuti. Un ottimo risultato, che è valso l’ottavo posto mondiale (primo tra gli italiani) nella categoria degli atleti ultracinquantenni e il 253esimo posto assoluto. “E’ stata una gara molto impegnativa anche a causa delle condizioni meteo – racconta Piero -. Per dieci ore, dal confine italiano-svizzero, fino a quello francese, abbiamo preso acqua, vento, freddo e nebbia: in uno dei punti più alti (si superano i 2500 metri di altitudine, ndr) c’erano 5 gradi”.
Da sempre appassionato di podismo, Piero ha ripreso a correre da alcuni anni, concentrandosi sulle gare in montagna: “Per una quindicina di anni avevo messo da parte la passione della corsa, poi da 4 o 5 anni ho ripreso, compatibilmente con il mio lavoro di artigiano del legno. Mi alleno 3 o 4 volte la settimana, a Figline, sulle piste ciclabili e sulle strade pedecollinari di Prato. La domenica, per preparare gare come l’Ultra Trail Mont Blanc, vado a correre dalle 5 alle 7 ore sull’appennino, nei boschi dell’Acquerino a Cantagallo”. Ieri ha corso per 17 ore completando il percorso a notte fonda, dopo la partenza alle 9 del mattino. “Avevo con me due torce frontali, obbligatorie per regolamento e un giubbino tecnico per proteggermi dal freddo” racconta.
E adesso, dopo un’impresa simile, come si recuperano le forze? “Sono tornato alle 5 in albergo, ho mangiato quattro panini col prosciutto e sono andato a dormire qualche ora – risponde Piero -. Ma adesso sono già in piedi. Alla mia età è importante non stare troppo fermi, sennò i muscoli si rattrappiscono”.