27 Luglio 2018

Estate 2018, La stagione degli artisti torna a Montepiano


C’è una stagione eccezionale in cui Montepiano e la Val di Bisenzio diventano punto di riferimento, luogo di vita e d’incontro di un gruppo di protagonisti della grande arte del Novecento. È La stagione degli artisti, raccontata dalla collettiva-evento dell’estate 2018 che si inaugura sabato 28 luglio alle 17.30 all’Oratorio dei Bardi. Esposte fra Vernio e Montepiano cinquanta opere dei maestri Gastone Breddo, Rinaldo Frank Burattin, Bruno Saetti, Luciano Bertacchini e Virgilio Mazzetti raccontano, con uno percorso visivo di grande suggestione, un’esperienza artistica e umana piena di calore e di grande vivacità culturale che segna indelebilmente la storia della Val di Bisenzio.

“Una mostra che riunisce i maggiori artisti che vissero o soggiornarono a Montepiano e in Val di Bisenzio, dando vita a un periodo indimenticabile per il paese, una stagione d’arte e cultura – spiega l’assessore alla Cultura di Vernio, Maria Lucarini – Omaggio ad un’epoca magica per la nostra valle che abbiamo voluto far rivivere, insieme alla Fondazione CDSE, con questo allestimento che si affianca al volume Antiche villeggiature.

La mostra, promossa dal Comune di Vernio, in collaborazione con l’associazione Terrena e organizzata da Maria Lucarini, Alessia Cecconi e Leonetto Vignali con la preziosa collaborazione delle famiglie degli artisti, segna il percorso fra Vernio e Montepiano con gli allestimenti dell’Oratorio di San Niccolò, della Galleria di Palazzo Bardi di San Quirico di Vernio e quelli del Ristorante Il Ponte e della Cappella delle Suore Carmelitane a Montepiano.

Tutto comincia – come racconta Alessia Cecconi, curatrice della mostra – con l’attività di un albergatore illuminato e collezionista raffinato: Federico Mattei che negli anni Trenta gestisce gli alberghi Torre Alpina e Ca’ del Setta e che porta a Montepiano artisti del calibro di Ottone Rosai, Alfredo Fabbri e Franco Gentilini. È grazie alla sua ospitalità che nel 1951 arriva a Montepiano Gastone Breddo, allievo di Morandi e Guidi. Tra Breddo, a cui ne l958 sarà dedicata un’intera sala alla Biennale di Venezia, e Montepiano è amore a prima vista. Tornerà spesso a acquisterà Villa Buccioni che diventa la sua residenza d’artista. A metà degli anni Cinquanta approda a Vernio anche Bruno Saetti, che “si lascia sedurre lentamente dal borgo montano” e comincia a frequentarlo stabilmente dai primi anni Sessanta fino all’acquisto del mulino che, con il suo Giardino del Sole, resta come testimonianza affascinante di quella stagione. A Breddo e Saetti spesso si unisce uno spumeggiante Rinaldo Frank Burattin, funambolico nell’arte e nell’uso della parola. La Villa Buccioni di Breddo e il Mulino Saetti diventano così i due poli attrattivi di un flusso vivace di artisti e appassionati. Al gruppo si aggiunge Luciano Bertacchini, un altro allievo di Guidi e Morandi. Ma a Montepiano c’è anche chi viene contagiato da questa straordinaria stagione. È il giovane Virgilio Mazzetti che, “illuminato dal sole di Saetti”, avvierà un percorso d’arte e di vita personalissimo.