Nel 1978, mentre veniva riformato il sistema sanitario nazionale che tanti meriti e tante critiche ha raccolto in questi 40 anni, molto più silenziosamente nasceva ANT. Attorno a Franco Pannuti, visionario di una sanità a misura d’uomo, dove anche gli Ultimi, i Malati, possano avere una dignità e non siano lasciati soli, si sono ritrovati allora i primi 12 volontari. Mai avrebbero immaginato dove ANT sarebbe effettivamente arrivata.
Così Raffaella Pannuti ricorda i primi passi di Fondazione ANT Italia ONLUS, oggi la più ampia realtà non profit italiana per le attività gratuite di assistenza specialistica ai malati di tumore e di prevenzione oncologica. Era il 15 maggio 1978 quando il professor Pannuti, medico all’epoca primario della Divisione di oncologia dell’Ospedale Malpighi di Bologna, dava il via ad ANT, con l’obiettivo di avviare l’assistenza domiciliare gratuita ai malati di tumore: Fondazione ANT è nata per andare incontro alle esigenze delle persone. Il primo movimento in questo senso è stato quello di assistere mio suocero. Il tema era se assisterlo in ospedale o assisterlo a casa. Decidemmo di curarlo a casa, perché lì c’erano i nipoti, la moglie, c’era tutto quello di cui aveva bisogno in quel momento. Lo abbiamo preso per mano e condotto fino alla fine, senza grandi sofferenze. La domanda che ci siamo posti allora è stata: lo abbiamo fatto per il nonno, perché non farlo per tutti gli altri? La risposta non si è fatta attendere. Da lì siamo partiti per assistere, a oggi, più di 125.000 persone in tante zone d’Italia.
Sul territorio di Firenze-Prato-Pistoia Fondazione ANT è attiva dal 1995 e, nel corso del 2017, ha portato assistenza specialistica domiciliare complessivamente a circa 668 malati di tumore grazie a un’équipe multidisciplinare composta da nove medici, un nutrizionista, sei infermieri e quattro psicologi. Grazie al progetto Bimbi in ANT, l’équipe sanitaria toscana ha potuto portare assistenza e cure, in questi ultimi anni, anche a tredici bambini malati di tumore e alle loro famiglie, trasferendo direttamente a casa tutte le prestazioni mediche e i presidi sanitari necessari, oltre al supporto psicologico.
Il recente Rapporto presentato da ARS Toscana sulle cure del fine vita ha messo in evidenza alcuni indicatori di qualità che abbiamo voluto confrontare con i nostri dati. Il Rapporto riferisce che su 6.256 pazienti deceduti per un tumore nella nostra regione nel 2016 solo il 25% ha fatto ricorso alle cure palliative tramite ASL non tenendo conto dei 768 assistiti da ANT sempre nel 2016. Solo il 21% dei deceduti ha fatto uso di oppiacei contro il 94% degli assistiti ANT, il 73% ha effettuato un ricovero nell’ultimo mese di vita contro il 22% degli assistiti ANT nello stesso periodo – commenta la dottoressa Silvia Leoni, coordinatrice équipe ANT toscana – Sappiamo che il Rapporto non ha mappato i dati del Terzo Settore, auspichiamo che il lavoro nostro e quello di onlus come la nostra possa emergere in futuro in tutto il suo valore e che si attivi, nell’interesse dei pazienti, un circolo virtuoso tra pubblico e privato sociale.
Va in questa direzione l’annuncio di Dante Mondanelli, vice direttore vicario dello staff sanitario di ASL Toscana Centro, in conferenza stampa: Ci sono le condizioni per riattivare prossimamente con Fondazione ANT la convenzione onerosa in essere su Prato dal 2013 e interrotta nel 2017. Lavoreremo per ripristinarla almeno alle stesse condizioni economiche.
Complessivamente, in oltre venti anni, ANT ha portato assistenza a oltre 6.300 malati di tumore e alle loro famiglie. A partire dal 2017 l’impegno di ANT sul territorio toscano è cresciuto con l’avvio di nuovi importanti servizi nell’area fra Massa, Carrara e Lucca e nell’Aretino. La DelegazioneANT di Massa-Carrara-Lucca ha attivato infatti il servizio gratuito NAVA (Nucleo Accompagnamento Volontari ANT) che dà la possibilità ai pazienti con patologie oncologiche di usufruire di un servizio gratuito di trasporto da e per l’Ospedale per effettuare indagini, visite e terapie non eseguibili a domicilio. Il servizio è rivolto ai cittadini residenti nel raggio di 50 km dalla città di Massa ed è stato reso possibile dalla donazione di una nuova vettura da parte di un privato.
Parallelamente è stato attivato il primo nucleo di assistenza domiciliare oncologica gratuita ANTcon l’inserimento di una psico-oncologa che effettua visite domiciliari per le terapie di supporto ai pazienti oncologici e ai loro familiari, che ne facciano richiesta. Anche questo servizio è rivolto ai residenti nelle Province di Massa, Carrara e Lucca e nel Valdarno Aretino. In aggiunta, è partito a Firenze nel 2017 il progetto AccANTo al Malato: attività fisica e nutrizionale per malati durante le cure oncologiche e in fase di riabilitazione.
Da segnalare, inoltre, il servizio PICC ossia l’inserimento di un catetere venoso centrale per favorire la somministrazione di farmaci, di liquidi e di nutrizione parenterale nei pazienti. Grazie a strumenti dedicati e a una specifica formazione, i medici ANT sono in grado di eseguire a domicilio il posizionamento chirurgico in ambiente sterile di questo dispositivo. Un servizio particolarmente prezioso – offerto sul territorio a 40 pazienti – perché evita al paziente e alla famiglia ricoveri e faticosi spostamenti.
L’impegno di Fondazione ANT in Toscana – così come sul territorio nazionale – si traduce anche in visite di prevenzione oncologica gratuite aperte alla cittadinanza: quasi 3.507 i controlli offerti dagli specialisti ANT, nel corso del 2017, per la diagnosi precoce delle neoplasie cutanee, tiroidee, mammarie, ginecologiche e la terapia nutrizionale (1.000 in più rispetto all’anno precedente) per un totale di oltre 25.000 visite gratuite erogate dal 2004 a oggi.
L’attività delle Delegazioni è sostenuta da proventi derivanti da erogazioni di privati cittadini, aziende, banche e fondazioni. A Firenze, Prato e Pistoia, ANT ha raccolto nel 2017 2.390.906 euro di cui solo lo 0,03% deriva da contributi di enti pubblici (Comuni ma non ASL). Circa il 72% dei fondi complessivamente raccolti da ANT sul territorio viene impiegato per le attività istituzionali (assistenza, prevenzione, sensibilizzazione alla missione ANT e gestione dei volontari). Nel quadriennio 2014-17 i proventi sono aumentati da 1.593.891 a 2.390.906, grazie ad un sempre maggiore impegno nella raccolta fondi, ma di pari passo anche gli oneri sono aumentati da 1.606.581 a 2.362.890. Questo dato testimonia come sia cresciuto l’impegno diANT sul territorio per far fronte all’aumentata richiesta della popolazione che ha reso necessari nuovi investimenti nel personale sanitario, ma anche quanto sia importante sensibilizzare tutti affinché si possano aumentare le occasioni di raccolta fondi per garantire e accrescere il livello e il numero delle prestazioni sanitarie gratuite erogate.
La raccolta fondi si attua attraverso campagne nazionali (ciclamini, stelle, uova, frutti della Solidarietà) e campagne locali che vedono i 250 volontari della Delegazione impegnati in prima linea. Altre iniziative sono poi i Merc’ANT, organizzati durante tutto il corso dell’anno, le cene di Gala e molte altri piccoli e grandi eventi. Particolarmente importanti sono i PAAV (Punti di Ascolto e Aggregazione del Volontariato), luoghi di incontro, accoglienza e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, socializzazione e aggregazione per i volontari che desiderano mettere a disposizione della Fondazione il loro tempo. Si tratta di spazi destinati anche all’attività collaterale di raccolta e offerta di articoli donati da privati e aziende. I Punti di Ascolto e Aggregazione del Volontariato. Da diversi anni diventati punto di riferimento per il territorio, sono cresciuti nel corso del 2017: ai tre storici punti di Firenze, Prato e Pistoia si sono aggiunti i punti di Livorno, Massa e Arezzo.
Quella che Fondazione ANT offre è un’assistenza preziosa, che viene incontro ai malati e alle loro famiglie con gratuità, in una fase della vita che ci trova tutti fragili e impreparati – ha commentato Simone Martini, Delegato ANT di Firenze, Prato e Pistoia – Un servizio che si fonda su un concetto “alto” di persona. Come responsabile della delegazione cerco nel mio piccolo di diffondere al massimo il concetto di Eubiosia che ci insegna ad allargare i confini della vita per accogliere e dare dignità a tutti i suoi aspetti. Nell’ultimo triennio ANT ha compiuto un notevole sforzo economico per soddisfare l’aumentata richiesta di assistenze proveniente dal territorio. Questo ha comportato un maggiore investimento nel personale sanitario e quindi un disavanzo tra proventi ed oneri al quale siamo tenuti tutti a fare fronte.
DATI NAZIONALI ANT
Sono complessivamente 9.194 i malati di tumore in 26 province italiane a cui Fondazione ANT ha potuto offrire, nel solo 2017, cure specialistiche, gratuite e di livello ospedaliero, tra le pareti di casa. La Onlus può contare oggi su 224 medici, 93 infermieri e 34 psicologi che garantiscono assistenza a casa di 2.991 malati oncologici ogni giorno, offrendo nel contempo sostegno psicologico al paziente e ai suoi familiari, supporto e formazione ai caregiver, aiuto nella gestione delle emergenze e della routine quotidiana tra medicazioni, esami specialistici e terapia nutrizionale a domicilio. Il tutto per un totale di oltre 1.091.000 giornate di cura erogate in un solo anno (il 2017) e oltre 125.000 persone malate di tumore assistite dal 1985 a oggi.
Intensa, come sempre dal 2004 a oggi, l’attività di ANT nell’ambito della prevenzione oncologica, ha portato a offrire quasi 171.000 visite gratuite in oltre 80 province italiane (22.649 nel solo 2017) con i Progetti Melanoma, Tiroide, Mammella, Ginecologia, Cavo Orale, Nutrizione a cui si è aggiunto, dall’autunno 2017, il nuovo Progetto Testicolo dedicato alla sfera maschile.
Positivi i risultati economici di Fondazione ANT dell’anno 2017 che ha visto il bilancio tornare in attivo (+20.478 euro) dopo l’anno 2015 caratterizzato da un deciso segno negativo (- 2.760.820) e il netto recupero (- 22.951 euro) del 2016. Dei 22.554.056 di euro raccolti, solo il 15% deriva da convenzioni con ASL e Comuni: oltre il 50% dei proventi è frutto di donazioni di privati e delle campagne di raccolta fondi messe a punto dai volontari, il 12% di lasciti e donazioni, il 15% deriva dal 5×1000. Il 72% dei fondi è destinato alla mission istituzionale: assistenza, prevenzione, formazione e ricerca.
MEDICI SENZA CAMICE
Il quarantesimo anniversario di Fondazione ANT sarà celebrato anche a Prato dalla mostra Medici senza camice, inaugurata nello Spazio Mostre Valentini (via Ricasoli, 6) il 6 giugno alle ore 12.30 dal presidente Raffaella Pannuti e dal Delegato ANT Simone Martini. Immagini fotografiche firmate da Max Cavallari, Margherita Cecchini, Carlo Furgeri Gilbert, Carlo Guttadauro, e Riccardo Marchesini – accompagnate dalle testimonianze dei protagonisti – portano il pubblico alla scoperta del lavoro quotidiano delle équipe medico-sanitarie ANT, il contatto con i pazienti, l’impegno nella prevenzione e la ricerca di soluzioni al tempo stesso umane e tecnologiche per alleviare il peso della malattia. Oggetti, documenti e foto d’epoca ripercorrono poi le tappe della crescita della Fondazione e il coinvolgimento fondamentale dei volontari e dei donatori che hanno reso possibile tutto questo. Grazie alla tecnologia QrCode, sarà inoltre possibile accedere alla visione di Medici senza camice, il video che raccoglie le testimonianze dei medici e degli operatori ANT firmato da Riccardo Marchesini e prodotto da Giostra Film, e Senza amore non c’è solidarietà, il documentario biografico che Enza Negroni ha dedicato al prof. Pannuti, fondatore di ANT, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
In mostra anche la nuova campagna pubblicitaria di Fondazione ANT con protagonisti i volontari Pina ed Ermanno e il medico ANT Enrico. Ritratti in bianco e nero su sfondo neutro che li mimetizza, i loro visi sono decorati da grandi numeri neri e accompagnati dal claim Alcuni vedono numeri, noi vediamo persone. Così ANT intende affermare la propria diversità, quell’umanità che da sempre – in nome dell’Eubiosia e della dignità della vita – accompagna alle cure mediche, senza cedere alla standardizzazione e impersonalità delle procedure terapeutiche. La campagna è firmata da Stefano Ginestroni, direttore creativo di Kes, le foto sono firmate da Carlo Furgeri Gilbert e il body painting è stato realizzato dall’artista Ginevra Daniele. Sempre attraverso QrCode, sarà inoltre possibile vedere il backstage della nuova campagna pubblicitaria e donare sul sito.
Nei giorni di allestimento della mostra – aperta fino al 21 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 – i negozi limitrofi daranno il loro contributo per festeggiare ANT: chi visiterà la mostra potrà infatti godersi un caffè gentilmente offerto da Caffè Buonamici e con un acquisto alla Libreria Cartoleria Gori e al Negozio Atipico donerà parte del ricavato alla Fondazione.
Si ringrazia Comune di Prato, Provincia di Prato, Tipografia Altedo, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Monica Tomea, Enza Negroni, Giostra Film, Stefano Ginestroni – Kes, Carlo Furgeri Gilbert, Ginevra Daniele, Luke Basham, Luca Ciancabilla, Die Mauer Arte Contemporanea, PrivatAssistenza Prato, Mister Wizard. Si ringraziano tutti i fotografi volontari che in questi anni hanno contribuito a documentare la storia di Fondazione ANT.