“Io sto con Edo”: due tandem “speciali” al Serraglio a disposizione della città


I tandem “speciali” di Edo saranno presto disponibili per tutti: grazie ai 10mila euro ottenuti dalla gara di solidarietà a sostegno del ragazzo affetto da autismo, la famiglia di Edo ha deciso di acquistare due tandem, di cui uno a pedalata assistita, e di regalarli alla città. Le due biciclette, analoghe a quella che era stata rubata (e poi ritrovata e restituita) a Edo, saranno custodite in un box del parcheggio di via del Serraglio messo a disposizione da Consiag Servizi: chi ne vuole usufruire, potrà farlo gratuitamente dal 18 giugno – a condizione che le biciclette siano state consegnate per quella data – per un massimo di quattro ore al giorno dalle 8 alle 20 chiamando lo 0574 870560. “Questo progetto è la dimostrazione di quanto sia sensibile la cittadinanza pratese al tema dell’inclusività: faremo in modo di incanalare questo movimento di coscienze per la creazione di opere utili alla comunità – commenta il sindaco Matteo Biffoni. – Sono felice che una situazione difficile e dolorosa, com’è stato con il furto della bici di Edo, si sia trasformata in un’occasione di rilancio così sentita”.

L’ondata di generosità da parte dei cittadini non si è arrestata e le donazioni, anche dopo la pedalata del 14 aprile, continuano tuttora ad arrivare sul conto corrente creato appositamente dalla Fondazione Opera Santa Rita: “Abbiamo creato questo conto corrente intestato a Fondazione Opera Santa Rita progetto Io sto con Edo per sostenere le varie iniziative a sostegno dei ragazzi con difficoltà, arricchendo in questo modo un’offerta in città già molto ricca”, ha affermato Roberto Macrì, presidente della Fondazione Opera Santa Rita.

Il prossimo step è un centro ludico per ragazzi autistici dai 18 anni in poi: 18, come il numero riportato sulle magliette, con la vendita delle quali i genitori di Edoardo sperano di contribuire alla realizzazione dell’ambizioso progetto: “Il problema per questi ragazzi arriva dai 18 anni in poi, quando escono da scuola: le prospettive non sono molte e c’è bisogno di uno spazio che li coinvolga in iniziative durante il giorno, di un centro ludico che speriamo davvero di poter realizzare”, riferiscono Fulvia e Umberto Savoia.

LS