2 Maggio 2018

Controlli nelle aziende, il Piano lavoro sicuro verso la riconferma anche dopo il 2019


Il Piano lavoro sicuro sarà rinnovato anche dopo il 2019. A dirlo è Renzo Berti, il coordinatore del progetto della Regione Toscana che debuttò nel settembre 2014, all’indomani della tragedia alla Teresa moda di via Toscana, e che da allora si prefigge l’obiettivo di effettuare controlli nelle aziende dei settori moda, confezioni e pelletterie nell’empolese e nelle province di Prato, Pistoia e Firenze. Da maggio 2017 il Piano, finanziato dal Fondo Sanzioni, è entrato nella cosiddetta fase 2, che ha ampliato la platea dei soggetti controllati e affinato la qualità degli accertamenti: la conclusione era prevista, appunto, nel 2019.  “L’idea è proprio quella di una riconferma del Piano Lavoro sicuro, probabilmente attraverso una proroga ulteriore rispetto alla fase attuale – riferisce Renzo Berti, presente ieri alla manifestazione del 1 maggio -. Poi vorremmo strutturarlo in via definitiva, cercando di mettere a valore i miglioramenti che nel frattempo si sono acquisiti, che però per essere affidabili devono essere basati su una cultura della responsabilità che non si è ancora affermata all’interno delle aziende”. Per quanto riguarda la stabilizzazione degli ispettori del lavoro che erano stati assunti nel 2014 per l’accertamento della regolarità dei rapporti di lavoro nelle aziende (anche dal punto di vista previdenziale e assicurativo), Berti dichiara che “è in corso”. La loro assunzione stabile era apparsa come la condizione imprescindibile per l’ingresso del Piano nella sua fase avanzata. All’ultima riunione del tavolo di Regione, Comune e Asl alla fine dell’anno, apparve chiara la diminuzione delle irregolarità penali di tipo igienico-sanitario, relative agli impianti elettrici e ai dormitori, e un aumento delle irregolarità amministrative.

(Foto d’archivio)

LS