Il Consiglio di Stato ha confermato l’annullamento dell’autorizzazione alla costruzione dell’inceneritore di Case Passerini a Sesto Fiorentino, annullamento che era stato disposto dal Tar nel novembre 2016. Nella sentenza del massimo organo di giustizia amministrativa è sottolineata la mancata realizzazione di uno dei principali interventi di mitigazioni previsto: la piantumazione di un’area di circa 20 ettari destinata a boschetti, in un parco periurbano di circa 35 ettari compresi nel Parco della Piana.
La sentenza “sancisce l’impossibilità di procedere oltre con la realizzazione” dell’impianto. Il Consiglio di Stato infatti conferma l’annullamento dell’autorizzazione rilasciata dalla Città metropolitana perchè i “boschetti della piana” (che la Città Metropolitana aveva previsto come misura di compensazione) avrebbero dovuto essere eseguiti prima della realizzazione e messa in esercizio dell’impianto; in caso contrario, hanno osservato i giudici, viene frustata la finalità delle misure di rinaturalizzazione, che servono per mitigare l’impatto ambientale del realizzando termovalorizzatore, ciò, tra l’altro, in un’area già fortemente antropizzata.
Il Consiglio di Stato inoltre afferma che “la nuova evenienza determinata dal progetto aeroportuale avrebbe imposto una complessiva rivalutazione della situazione ambientale e sanitaria della Piana (anche in considerazione degli esiti della VIS, fase III, tant’è che la stessa Conferenza di servizi nella riunione del 17 novembre 2014 non aveva mancato di rilevare come “l’eventuale futuro insediamento nell’area di nuove strutture e infrastrutture sarà oggetto di valutazioni che terranno conto della sovrapposizione degli effetti cumulati ai sensi delle norme vigenti”)”.
“Le misure di compensazione non sono state fatte e dunque nemmeno l’inceneritore non può più essere realizzato” – spiega l’avvocato Claudio Tamburini, legale di Forum ambientalista, Italia Nostra e Wwf, tra i ricorrenti al Consiglio di Stato, assieme a QThermo, società che gestisce la realizzazione dell’impianto, Città metropolitana di Firenze, che contestava l’onere di realizzazione del parco della Piana.
Rossi: “Ero contrario all’impianto e questa è la parola fine al termovalorizzatore”
“La sentenza del Consiglio di Stato mette la parola fine al termovalorizzazione di Case Passerini – afferma il presidente della Regione Enrico Rossi -. Com’è noto io ero contrario e l’ho dichiarato a ottobre dell’anno scorso, quando le competenze su questa materia sono passate definitivamente alla Regione”.
“Come abbiamo detto ieri in Consiglio regionale, ci prepariamo – continua Rossi – a predisporre un nuovo piano dei rifiuti che accrescerà la raccolta differenziata e il riuso, riducendo ulteriormente gli impianti di incenerimento e le discariche. Le linee di indirizzo che ho dato nella comunicazione al Consiglio regionale escono interamente confermate come l’unica strada innovativa e percorribile per la Regione Toscana”.
Il sindaco di Sesto Fiorentino Falchi: “Ha vinto il buon senso”
“Una splendida notizia per i cittadini della Piana, una vittoria per chi, come noi, ha creduto fin dall’inizio che si potesse scrivere una storia diversa. La sentenza del Consiglio di Stato conferma la bontà delle nostre posizioni, basate sul buon senso prima ancora che sul diritto”. Così commenta la sentenza sull’inceneritore il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, tra i più decisi oppositori di inceneritori e ampliamento di Peretola.
“Da cittadino impegnato in politica sono felice per questo esito – aggiunge Falchi – ma da amministratore non posso nascondere il rammarico per essere arrivati a questo risultato per via giudiziaria, quando sarebbe toccato alla politica dare risposte. Ora è necessario che tutte le Istituzioni avviino un lavoro comune di riflessione che sarebbe opportuno estendere a tutte le opere previste per la Piana e che, nel caso della gestione dei rifiuti, non può che sfociare nella definizione di un nuovo piano regionale. Accogliamo positivamente, in questo senso, le aperture arrivate dal presidente della Regione Enrico Rossi. Abbiamo dato prova che non esistono storie già scritte, ma solo scelte che dobbiamo assumere con responsabilità, lucidità, lungimiranza”, conclude il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi.
Le ripercussioni su Prato
La notizia della definitiva bocciatura dell’inceneritore di Case Passerini avrà ripercussioni anche a Prato. Più volte, nei mesi scorsi, il sindaco Biffoni e il vicesindaco Faggi avevano definito il progetto prioritario per dare una risposta alle aziende del distretto, alle prese con una grave emergenza nello smaltimento dei rifiuti. L’amministrazione comunale aveva paventato il rischio concreto di un ulteriore aumento di costi e tempi di smaltimento, in assenza di nuovi impianti, visto il saturamento di quelli esistenti.ù
I Comitati: Intanto questo è saltato
I comitati della Piana e le Mamme No inceneritore commentano con grande soddisfazione la pronuncia del Consiglio di Stato. In una nota, il Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia, contesta la posizione espressa da alcuni consiglieri regionali del Pd. “A seguito della discussione di ieri in Consiglio Regionale domandiamo ai Consiglieri Marras e Monni a cosa serviranno ora i report con i costi che gli stessi
ostinatamente chiedevano alla Giunta rivendicando la scelta inceneritorista di una parte del PD? Quel PD che si arroga le “buone competenze pianificatorie” e che passo dopo passo viene battuto dai cittadini organizzati che studiano bene le carte, molto meglio degli stessi politici che vorrebbero “pianificare” sulle nostre teste.
Forse qualcuno ora inizierà a riflettere che tutte queste batoste sono frutto di pianificazioni ridicole ed incompetenti, se semplici cittadini le possono mettere in discussione ed avere ragione tramite i “tribunali”. Allora significa a nostro modesto avviso che le pianificazioni sono fatte in modo incorretto perché devono rispondere ad interessi privati rispetto a quelli della Comunità, ed allora il PD non è più un partito di Sinistra come ancora si vuol far credere, ma si è trasformato in qualcosa di molto, ma molto diverso. La prossima è sul Nuovo Aeroporto, ci vediamo in aula il 5 di Giugno” conclude la nota.