Il senso unico recentemente istituito in via di S. Paolo non va giù ad alcuni residenti della frazione: “Ogni giorno, soprattutto durante l’orario dei pasti, si creano lunghe code di macchine, tanto che anche per le ambulanze è un problema passare: devono addirittura transitare sopra il marciapiede, che è stato allargato per creare, appunto, il senso unico”, dicono i cittadini. Ed è proprio la preoccupazione dei mezzi di soccorso che qui sfrecciano frequentemente per dirigersi verso il vicino Ospedale Santo Stefano ad assillare i residenti, che hanno convocato la stampa al circolo di S. Paolo per rilasciare le loro dichiarazioni. “Proponiamo una corsia preferenziale in via Galcianese, per far passare le ambulanze, e una modifica alla viabilità in modo da avere una valvola di sfogo al traffico collegando via dell’Alberaccio o via Nuti a via Galcianese”, continuano.
C’è poi la questione sanità: i cittadini chiedono chiarimenti sui tempi del distretto socio-sanitario di S. Paolo e propongono una riapertura delle trattative tra Asl e comune da una parte e i privati che possano mettere a disposizione (con le dovute richieste di perequazione urbanistica) immobili sfitti da destinare alla futura casa della salute. “Ci sono tante strutture sfitte, anche grandi: si potrebbe risparmiare tempo recuperando quelle invece di costruire dal nulla un edificio in via Toscanini intaccando anche il verde pubblico”, dice il gruppo di residenti.
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Lucrezia Sandri e Marco Manzo