6 Aprile 2018

Piazza dell’Immaginario resterà un parcheggio: poche speranze di riaverla indietro


Piazza dell’Immaginario al Macrolotto zero sembra definitivamente perduta. Due mesi fa Pam, proprietaria dello spazio, ne ha ripreso possesso per ricavare un parcheggio aggiuntivo ad uso dello store di via Pistoiese. Nel condurre l’operazione, i tempi sono stati rapidissimi e non state date comunicazioni né all’associazione Dryphoto – che insieme ai giovani architetti di Chi-na aveva recuperato l’area, previo accordo con la dirigenza Pam – né al comune di Prato, che aveva dato il suo patrocinio al progetto complessivo “Piazza dell’Immaginario”. “Una piazza muove idee, cultura, persone – commenta Vittoria Ciolini di Dryphoto -, adesso temiamo che sia dimenticata”.

A febbraio l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis, specificò che, trattandosi di un luogo di grande utilità e dalla funzione sociale ormai riconosciuta da tutti, il Comune avrebbe valutato la possibilità di acquisire la piazza al patrimonio pubblico. Ad oggi, però, l’amministrazione fa sapere che per il momento preferisce concentrarsi sui vari progetti compresi all’interno del PIU. “Siamo nella fase delicatissima di apertura delle buste per l’appalto dei lavori della medialibrary e del mercato coperto – spiega Barberis -; sono in corso l’animazione sociale al Pop garden all’angolo tra via Colombo e via Giordano e la progettazione esecutiva del playground nel medesimo punto. Sono tanti progetti a cui l’amministrazione deve star dietro nel medesimo momento: per ora ci stiamo concentrando su questi”. L’assessore Barberis non esclude che in un secondo momento si riaprano le trattative con la Pam per un esproprio di piazza dell’Immaginario (ormai parcheggio) da parte del Comune, “anche se tra il dirlo e l’ottenerlo passerebbe comunque molto tempo”, precisa Barberis.

Intanto, la buona notizia è che i tronchi degli alberi caduti durante la tempesta del 5 marzo 2015 e trasformati in panchine sono stati restituiti alla legittima proprietaria, ovvero l’associazione Dryphoto che aveva impiegato tempo e risorse per questi oggetti di arredo urbano, tanto noti da far cambiare il nome alla piazza da “piazza dell’Immaginario” a “piazza 5 marzo”. “Per fortuna siamo rientrati in possesso delle panchine, che Pam nella fretta di fare il parcheggio aveva spostato, senza dircelo, in un proprio magazzino. Adesso intendiamo distribuirle nei giardini e nei cortili delle varie associazioni della zona”, conclude Vittoria Ciolini.

Lucrezia Sandri