Quando nel 2014 il signor Mario Villani di Carmignano lasciò questa terra, nelle sue ultime volontà decise di donare 52mila euro all’oasi felina della Bogaia.
Tra i beneficiari della sua eredità figuravano la Caritas, una casa di accoglienza per anziani a Comeana, il vicino, e anche gli amati felini, soprattutto quelli più sfortunati, senza una casa e le cure di un padrone. Il signor Mario in vita era stato profondamente legato ai gatti e anche in punto di morte non volle dimenticarsi di quegli animali che gli avevano dato compagnia e affetto, garantendo cibo e cure future agli ospiti del gattile. Una volta deceduto, anche i 4 gatti che abitavano con lui furono affidati alle cure dell’oasi felina.
Il problema è che oggi, 4 anni dopo la morte, quei soldi hanno creato frizioni tra il Comune e l’associazione Amici della Bogaia, che gestiva il gattile all’epoca. Solo da poco il Comune è venuto a conoscenza del lascito, perché quei soldi nel frattempo sono finiti sul conto dell’associazione. In maniera impropria secondo il Comune, perché nel testamento si cita esplicitamente che il lascito era a favore del “canile e gattile di Tavola”, ovvero l’oasi felina La Bogaia. L’assessore all’ambiente Filippo Alessi ha chiesto un parere legale all’ufficio del Comune, secondo il quale l’ente – essendo proprietario della struttura – è senza dubbi il beneficiario del lascito, a discapito dell’associazione che ne era solo gestore temporaneo e quindi non aveva titolo per incassare la cifra, che il Comune ora rivendica ovviamente per spenderla secondo le volontà del signor Mario, ovvero per la risistemazione del gattile. Nel frattempo è stata inviata una raccomandata all’associazione Amici della Bogaia, nella speranza che i soldi vengano girati bonariamente al Comune e non si debba proseguire con la causa.
Una volta entrati in possesso della somma ed eseguiti i lavori, al gattile comparirà una targa che ricorderà il gesto di Mario Villani, il benefattore dei gatti