Emporio, nel 2017 oltre 7mila le persone assistite. Calano le tessere distribuite, stiamo uscendo dalla crisi?


Diminuisce il numero delle famiglie assistite, ma è presto per parlare di vera e propria inversione di tendenza. Per la prima volta in dieci anni cala il numero delle famiglie assistite ma continua ad aumentare il valore prodotti distribuiti e la frequenza delle persone al supermercato solidale di via del Seminario. Sono alcune tra le tante indicazioni contenute nel bilancio sociale dell’Emporio della Solidarietà per l’anno 2017, che parla di una flessione del numero delle famiglie seguite, che passano da 1895 nel 2016 a 1805 nel 2017, a fronte di un incremento del valore dei prodotti distribuiti alle stesse: da 1 milione e 541 mila euro nel 2016 a 1 milione e 664 mila euro nel 2017. Il valore medio erogato per famiglia è passato dai 815 euro del 2016 agli 922 dello scorso anno, con un minimo di 450 euro per le famiglie piccole e un massimo di 1.198 euro per i nuclei di grandi dimensioni.

 

In un anno importante per l’Emporio della Solidarietà, che il 18 giugno festeggia dieci anni di vita, è la prima volta che si registra una diminuzione del numero di famiglie seguite: 90 in meno. Questo calo può essere dettato da diversi fattori – sono cambiate le modalità di accesso al servizio con regole leggermente più stringenti – ma il principale motivo, confermato dai centri di ascolto Caritas, è che la forte crisi di qualche anno fa sta cominciando ad allentare la sua morsa, soprattutto nei confronti dei nuclei familiari italiani.

 

La presenza dell’Emporio, dunque, costituisce ancora un valido aiuto per le famiglie in difficoltà. Contando almeno quattro componenti per nucleo possiamo dire che sono oltre 7mila le persone che hanno potuto ricevere gratuitamente prodotti alimentari ottenuti grazie alla tessera a punti, concessa da un apposito gruppo di monitoraggio formato dai servizi sociali del Comune, Caritas, Conferenza San Vincenzo e Volontariato Vincenziano.

 

L’Emporio di Prato è stato il primo a nascere sul territorio nazionale assieme a quello di Roma. Il supermercato solidale pratese ha fatto da apri pista per altri Empori, come quello di Parma, di Pistoia e di Firenze. A maggio è in programma un convegno sul decennale dell’Emporio pratese.

 

La presentazione. Il bilancio sociale 2017 è stato presentato questa mattina, mercoledì 18 aprile, nell’auditorium dell’Istituto tecnico commerciale Paolo Dagomari in via di Reggiana, alla presenza degli studenti delle classi quarta e quinta. La scelta di presentare per il secondo anno consecutivo i dati del bilancio sociale alla presenza degli alunni del Dagomari è data dal desiderio di coinvolgere i ragazzi nella rendicontazione sociale, argomento affrontato dagli studenti di quarta e quinta nell’ambito della disciplina «Economia Aziendale». Gli studenti più grandi del Dagomari, qualche giorno prima della presentazione del bilancio sociale, utilizzano una lezione per esaminare, con l’aiuto dei docenti, i dati emersi, facendo esercizio di rendicontazione. L’auspicio per i prossimi anni, nelle intenzioni dei curatori del bilancio dell’Emporio, è quello di poter coinvolgere gli studenti nella redazione stessa del bilancio, e non soltanto nell’osservazione del lavoro già svolto.

Dopo i saluti della dirigente Maria Gabriella Fabbri, ha preso la parola Silvia Bocci, che ha parlato a nome della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, tra gli enti promotori dell’Emporio. «Sono qui oggi non solo in veste di comitato promotore, ma anche come ex studentessa del Dagomari. Sono felice che la presentazione del bilancio sociale avvenga in questa sede, perché desidero che ognuno di voi comprenda l’importanza dell’Emporio per la nostra città. Chiunque nel corso della propria vita può trovarsi in difficoltà: il valore aggiunto dell’Emporio è quello di costituire una rete di protezione sociale per tutti. Non dimenticate mai di fare tesoro degli insegnamenti di questi anni, che hanno il compito di farvi conoscere le discipline scolastiche ma anche quello di formarvi in quanto persone».

 

 

 

«Dall’osservazione dei dati – spiega Marcello Turrini, curatore del bilancio sociale – emerge che le famiglie assistite nel 2017 sono state 90 in meno rispetto al 2016: è la prima volta che si verifica un simile calo. Sicuramente questo cambiamento rappresenta un segnale positivo, ma mi sembra presto per parlare di vera e propria inversione di marcia per quanto riguarda la situazione economica delle famiglie pratesi. Non dimentichiamo che le famiglie sostenute nel 2017 sono sempre 1805».

«Volendo analizzare la situazione pratese da un punto di vista politico – dice il sindaco e presidente della Provincia Matteo Biffoni – i dati a nostra disposizione parlano di un numero complessivo dei disoccupati che negli ultimi due anni è diminuito, mentre è aumentato il fatturato delle aziende del nostro territorio, soprattutto grazie all’export. Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno possiamo dire che qualche passo è stato fatto, ma non basta. Dobbiamo continuare a garantire il sostegno economico e materiale a quelle famiglie tuttora in difficoltà, perché possano tornare a camminare con le proprie gambe. Invito tutti voi ragazzi – prosegue Biffoni rivolgendosi agli studenti del Dagomari presenti nell’auditorium – a impegnarvi in prima persona nel mondo del volontariato, perché quel tempo che mettete a disposizione del prossimo vi sarà restituito in gioia. Non si tratta di fare carità, ma di prestare attenzione alla persona».

 

Alla presentazione erano presenti i curatori del bilancio Marcello Turrini e Paolo Gennari e la vice presidente della Provincia Paola Tassi.

 

Il contributo degli enti promotori. Il progetto Emporio, che consta di un supermercato, un grande magazzino e una complessa rete di gestione, approvvigionamento e distribuzione, ha un costo che supera i 200mila euro annui. Gli enti promotori coprono, già dal 2016, il 66% di queste spese, per un totale di 140mila euro. Si tratta di Diocesi (attraverso la Caritas, suo braccio operativo, con 20mila euro), Comune (50mila) e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato (70mila euro). Estra contribuisce pagando la fornitura di energia elettrica.

 

A chi vengono distribuiti i prodotti. Le famiglie assistite nel 2017 sono state 1805: per la prima volta dalla nascita dell’Emporio nel 2008 il trend registra un calo, mentre fino al 2016 il dato relativo alle famiglie era in costante crescita. Il 48,1% delle famiglie sostenute dall’Emporio nel 2017 sono italiane, dato anch’esso in leggero calo rispetto al 2016 (50%) e ancor più in riferimento al 2015 (51,2%). Albania, Marocco, Nigeria e Romania sono tra le nazioni più rappresentate tra gli utenti del supermercato solidale. Presenti anche bengalesi, algerini, pakistani, ivoriani, tunisini ed eritrei, ma in misura nettamente inferiore.

Il servizio dell’Emporio della Solidarietà si rivolge non solo alle famiglie, ma anche alle mamme per l’assistenza dei neonati fino ai 18 mesi di vita. Il servizio viene offerto grazie alla mediazione del Cav, Centro di Aiuto alla Vita di Prato. Alle mamme è dedicata un’apposita area del supermercato, dove si trovano prodotti per la prima infanzia come pannolini, latte in polvere, omogeneizzati e minestrine. Nel 2017 sono state attivate 227 tessere per un valore complessivo di circa 51mila euro. Anche nel 2017 dunque, come l’anno precedente, si è verificato un lieve calo del numero delle mamme assistite, che nel 2016 sono state 256. La provenienza delle mamme vede al primo posto la Nigeria (28%), poi il Marocco (24%) e l’Albania (10%). L’Italia è al quarto posto con il 9%.

 

 

 

Cosa e quanto è stato distribuito. In particolare, nel 2017 sono stati erogati complessivamente 1 milione e 361mila pezzi, corrispondenti a 765mila «punti Emporio», per un valore commerciale di 2 milioni e 656mila euro. Tra gli scaffali del supermercato solidale si possono trovare carne e pesce, frutta e verdura, pane, pasta, riso, scatolame ma anche prodotti l’igiene personale e per la casa. A rifornire l’Emporio di prodotti pensano per il 58% (quota maggioritaria) le aziende, per il 24% la Coop (cresciuta rispetto al 18% del 2016) e infine l’Agea, agenzia europea di aiuti alimentari. Un aumento degno di nota è quello delle raccolte, che dal 3% del 2016 sono passate al 6%. Ulteriori contributi vengono, in misura minore, da enti, privati, banco alimentare e dalla Rete degli Emporio.

 

La redistribuzione sul territorio. Nella missione dell’Emporio, oltre agli aiuti alle famiglie in difficoltà, c’è anche la lotta allo spreco. Da questa deriva la volontà di rimettere in circolo tutti quei prodotti arrivati in via del Seminario che per vari motivi (principalmente le scadenze ravvicinate) non possono essere immessi sugli scaffali del supermercato solidale. Così 445mila prodotti per un valore stimato di 833mila euro sono stati consegnati a enti, associazioni e movimenti caritativi e solidali del territorio pratese e non solo. Tra queste l’Associazione Giorgio La Pira, il Banco Alimentare, Casa Betania, l’Oratorio di Sant’Anna, la comunità Eli-Anawim di Viaccia, ma anche le Caritas di Firenze, Pistoia e naturalmente Prato. Una quota degli aiuti è destinato anche ad altri Empori della rete nazionale, come quelli di Pisa, Modena, Parma, Pisa e Quarrata. A questi sono stati donati 48mila prodotti per un valore stimato di 107mila euro.

 

Emporio come luogo di formazione. Tra i suoi obiettivi il progetto ha sempre avuto quello di formare i propri utenti all’uso consapevole della propria tessera a punti. Per accedere al servizio infatti occorre aver frequentato un corso obbligatorio nel quale vengono spiegate le «regole» dell’Emporio. Parallelamente, la Caritas propone tutta una serie di iniziative, come i corsi sugli «stili di vita», pensati per imparare a gestire il proprio bilancio familiare, l’igiene della casa e la corretta alimentazione del bambino.

L’Emporio è inoltre un ambiente che accoglie gli studenti delle scuole superiori pratesi, tra cui quelli del Dagomari, per svolgere l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro. Qui prestano servizio anche i ragazzi autistici dell’Opera Santa Rita, mentre i detenuti hanno la possibilità di dare una mano scontando in via del Seminario la pena alternativa al carcere. Inoltre, grazie alle Acli, presso l’Emporio è stato aperto uno sportello rivolto alle famiglie, dove si alternano funzioni di informazione e di patronato. Nel complesso nel 2017 ne hanno usufruito circa 70 famiglie: i servizi più richiesti sono stati Isee, bonus utenze, bando affitti, agevolazioni mensa e compilazione 730.

 

Una novità del mese di dicembre 2017 riguarda l’arrivo presso l’Emporio di una nuova cella frigorifera, donata dalla regione Toscana attraverso la Società della Salute. La decisione è stata presa in seguito all’aumento considerevole della quantità e del valore dei prodotti che giungono all’Emporio della Solidarietà, numeri che dal 2015 sono in costante crescita.