Il sindaco Bosi annuncia: “La stazione Terna a Vaiano non si farà: la tecnologia eviterà black-out senza nuove infrastrutture”


Colpo di scena: la stazione Terna a Vaiano non si farà. Lo annuncia il sindaco Primo Bosi che, proprio in queste ore, ha avuto dallo staff tecnico di Terna la notizia che l’esigenza di realizzare la nuova stazione viene in pratica superata grazie alla tecnologia. “Inutile dire che sono contento. Il no deciso espresso dalla comunità di Vaiano e la richiesta pressante di una soluzione alternativa hanno trovato una risposta che riempie tutti di soddisfazione – mette in evidenza Bosi – Questa notizia non è un fulmine a ciel sereno, ma un bel raggio di sole per tutta la Vallata. L’ultimo confronto con Terna c’è stato in estate quando, per l’ennesima volta, avevo richiesto di trovare una strada alternativa alla stazione. La tecnologia avanzata e l’impegno di Terna hanno aiutato: è stata individuata una soluzione diffusa e non puntuale che permette di garantire la sicurezza della rete ed evitare il rischio di black out senza creare una nuova infrastruttura”.

Per Bosi è tempo anche di ringraziamenti. “Voglio ringraziare chi si è impegnato in questo percorso faticoso, a partire dal Comitato no stazione – afferma – Mi preme ricordare anche il deciso impegno dell’ex sindaco Annalisa Marchi che per prima aveva opposto il vincolo paesaggistico e quello più recente dell’ex sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli”.

L’ultimo no a Terna da parte del Comune di Vaiano era arrivato nel luglio scorso: con un’ampia relazione piena di osservazioni si sosteneva che la scelta di realizzare una nuova stazione doveva essere suffragata da dati certi e scientificamente sostenibili.
L’amministrazione comunale riaffermava a chiare note il no al nuovo impianto e chiedeva a Terna di tornare sui suoi passi. “La costruzione di una nuova stazione elettrica nel nostro territorio rappresenterebbe un ulteriore aggravio su una comunità che già da anni convive con due stazione elettriche – affermava il sindaco Primo Bosi nel documento inviato ai vertici di Terna e contenente il parere e le osservazioni del Comune – Diciamo chiaramente che non ne vogliamo altre e che invitiamo nuovamente Terna a verificare la sua indispensabilità per la sicurezza delle rete elettrica nazionale, tenendo ben presente che la fragilità ambientale che caratterizza il territorio comunale non consente di individuare localizzazioni adeguate alle esigenze richieste da un’opera così impattante”. La posizione del Comune era chiara: non si possono immolare sull’altare della pubblica utilità priorità come la salute, l’ambiente, e la vocazione di sviluppo di un territorio. Oggi è arrivata la soluzione che mette d’accordo tutti.