21 Febbraio 2018

Paperino, va avanti la raccolta firme per mettere in sicurezza i fossati e allacciare alla rete del gas 60 famiglie VIDEO


Sono tanti i problemi che gli abitanti di Paperino hanno portato alla luce tramite la raccolta firme cui hanno dato avvio in questi giorni: una petizione per sollecitare l’intervento delle istituzioni affinché vengano messi finalmente in sicurezza gli argini del fosso scolmatore di via del Pozzo e per portare l’illuminazione pubblica tra la stessa via del Pozzo, via della Torre armata e via della Rugea. La mancanza di lampioni dà adito a furti e rapine, con case visitate dai ladri anche tre volte di fila: la questione, perciò, tocca direttamente anche l’ambito della sicurezza. Scarsa illuminazione vuol dire anche scarichi abusivi di rifiuti, che qui sono all’ordine del giorno. Sempre in materia di rifiuti, preoccupa il deposito di ferri vecchi in via del Pozzo, chiuso da anni e nel quale è stato visto dell’amianto. Nelle giornate di vento, i frammenti dell’eternit volano e i residenti chiedono a gran voce una bonifica.

“Nel 2018 60 famiglie devono ancora andare avanti col bombolone del gpl, con grandi costi e altrettanti pericoli”, riferiscono poi i cittadini: l’anno scorso, sempre in seguito ad una raccolta firme da loro avviata, sono stati fatti i lavori per allacciare questa parte sud di città alla rete del gas cittadino. L’allacciamento si è però arrestato all’altezza del civico 41 di via del Pozzo: dal numero 43 in poi, in direzione di Castelnuovo, comprese via della Torre armata, una parte di via Traversa per le Calvane e via della Rugea (con un residence di appartamenti in affitto tutti occupati), niente gas e i cittadini ne chiedono la ragione.

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Lucrezia Sandri