Lo spazio si trova tra via Colombo e via Umberto Giordano ed è chiuso da anni da una recinzione: di qui all’apertura del cantiere del PIU (Piano di Innovazione Urbana) che farà nascere qui un playground, l’area sarà priva di recinzioni e svolgerà la funzione di uno spazio pubblico di aggregazione per il quartiere del Macrolotto zero. In attesa che, appunto, venga realizzato il progetto del Comune. “Vogliamo attivare lo spazio così che poi, quando il playground tra due -tre anni sarà stato realizzato, la cittadinanza sia già abituata a considerarlo un’area pubblica e a frequentarlo come tale”, spiega l’assessore all’Urbanistica del comune Valerio Barberis. Questa mattina i cittadini e le associazioni del territorio hanno cominciato a collaborare tra di loro per mettere nero su bianco qualche idea con la quale far vivere effettivamente questo spazio. C’è chi, come il comitato Macrolotto zero, ci vedrebbe bene un bocciodromo. Chi, come qualche cittadino cinese ci dice, si accontenterebbe di vedere qualche panchina “per potersi riposare dopo il lavoro”. Alla base della riapertura dell’area (privata, ma, in attesa che si completi la procedura di esproprio, data in comodato al Comune con la stipula di una convenzione) si intrecciano due progetti: Zen Zero, che prevede un percorso di ascolto e di partecipazione cofinanziato dall’Autorità per la partecipazione della Regione Toscana, e Pop house – Garden, la seconda fase del grande piano finanziato dalla regione Toscana con 180mila euro, di cui ha fatto parte anche l’apertura temporanea delle attività tra via del Serraglio e via Muzzi in centro storico.
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Lucrezia Sandri
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