Gli ultimi dati comunicati da Arpat sul raggiungimento nell’area ‘Piana Prato Pistoia’ del livello di “criticità due” per la qualità dell’aria, fanno scattare anche a Montemurlo misure restrittive per cercare di contenere e ridurre le emissioni di pm10 in atmosfera. Stamattina il sindaco Mauro Lorenzini, in accordo con i Comuni dell’area e nel rispetto delle disposizioni regionali, ha firmato una nuova ordinanza che entrerà in vigore domani, 30 dicembre, e resterà attiva fino al prossimo 3 gennaio. Le nuove disposizioni vietano l’ accensione di legna in caminetti aperti e/o stufe tradizionali a legna, a meno che questi non siano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione con l’esclusione delle aree non metanizzate. Inoltre, resta attivo il rispetto dell’ ordinanza del 31 ottobre scorso che dispone, fino al 31 marzo 2018, il divieto di abbruciamenti all’aperto di residui vegetali nelle zone che si trovano a quota inferiore di 200 m sul livello del mare. « Non appena Arpat ci ha comunicato il raggiungimento del livello di criticità due, ci siamo prontamente attivati per mettere in atto le misure di contenimento degli inquinanti presenti in atmosfera. – commenta l’assessore all’ambiente, Simone Calamai – Su questo tema noi ci muoviamo in piena condivisione con quello che è il sistema regionale deputato al controllo della qualità dell’aria. Quindi, nel momento in cui si arriva a livelli di attenzione, l’amministrazione comunale interviene con divieti, che possano migliorare la qualità dell’aria per quanto riguarda l’emissione di particolato in atmosfera».
I superamenti di pm10, rilevati di questi giorni da Arpat, sono riferiti alle festività natalizie. In particolar modo il giorno di Natale, quando la maggior parte delle aziende era chiusa, si è registrato il dato peggiore in termini di emissioni inquinanti. Un dato che è quindi in linea con quelli che sono gli studi di Arpat, che individuano tra i principali responsabili dell’inquinamento in atmosfera il riscaldamento domestico e la combustione di biomasse. Per fare un esempio un camino aperto a legna o una stufa di tipo tradizionale ha un’emissione di pm10 di circa 500 volte rispetto a una normale caldaia domestica a metano.