18 Dicembre 2017

A Prato si sperimenta la comunicazione a prova di hacker e il Cnr aprirà una sede distaccata in città


Sarà sperimentata a Prato la prima infrastruttura italiana per la comunicazione quantistica civile tramite fibra ottica. Un sistema di trasmissione dati intrinsecamente sicuro grazie alla tecnologia quantistica anziché classica, già testata a livello internazionale in campo militare e, ad esempio in Svizzera e Austria, tra istituti bancari. Questa mattina è stato firmato il Protocollo d’intesa tra Comune di Prato, Consiglio nazionale delle Ricerche e Università di Firenze per dare il via alla sperimentazione. Presenti il sindaco Matteo Biffoni, il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonello Giacomelli, il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei e il Presidente del Cnr Massimo Inguscio.
Il modello di comunicazione quantistica è a prova di hacker. In pratica, anche qualora dovesse verificarsi un accesso alle informazioni, chi riuscisse a violare il sistema riuscirebbe ad ottenere solo informazioni parziali e al contempo destinatario e mittente del messaggio capirebbero che c’è stata una violazione. Per seguire da vicino la sperimentazione il Cnr aprirà una sede distaccata a Prato.

“La città di Prato sarà al centro di un investimento importante sul fronte della ricerca che è alla base del futuro della comunicazione”, ha sottolineato il sindaco Biffoni. “La sicurezza informatica e la tutela di dati e informazioni sensibili è la sfida che oggi i Paesi stanno affrontando, tanto che proprio nel 2018 la Commissione Europea varerà la Quantum flagship, che permetterà di sfruttare le tecnologie quantistiche per concreti benefici economici e sociali. La nostra città ha tutte le carte in regola per poter permettere a Università e Cnr di mettere a punto una rete civile urbana di questo tipo che coinvolga pubblico e privato”.

La scelta di Prato è stata strettamente legata alla sperimentazione del 5g sul territorio: “Migliorare i servizi ad aziende e cittadini, migliorare la loro sicurezza, significa anche questo. La sicurezza informatica non è un tema di fantascienza, ma un’esigenza concreta alla quale la tecnologia può offrire risposte e con questa sperimentazione che sarà realizzata a Prato l’Italia sarà uno dei Paesi più all’avanguardia dell’Unione europea”, ha ribadito il sottosegretario Giacomelli. “La scelta del Governo di investire sulla banda ultra larga in cinque città, quando all’Europa ne sarebbe bastata una, è legata all’obiettivo di fare dell’Italia un hub europeo che sfrutti la nostra capacità di fare ricerca, la nostra imprenditorialità, creatività e talento”.