Una lettera alla quale hanno aderito 20 personalità note dell’ambientalismo per dire no alla terza corsia dell’A11.
E’ quella presentata dal Comitato pistoiese contro la terza corsia sull’autostrada A11 e dal Comitato pratese in mezzo ad un’autostrada, sottoscritta da personaggi come Luca Mercalli e Giorgio Nebbia.
“La terza corsia sull’autostrada A11 non può essere una scelta saggia in questo XXI secolo in cui è sempre più evidente che è indispensabile la sostenibilità ecologica di ogni scelta e quindi, nell’area Firenze/Pistoia/Lucca, la priorità è quella di garantire le risorse finanziarie per realizzare una moderna metropolitana di superficie. L’autostrada Firenze/mare non ha bisogno di una terza corsia: il volume di traffico previsto per i prossimi anni è in diminuzione e lo studio preliminare effettuato riguarda solo la tratta Prato est/Firenze, per cui non c’è alcuna giustificazione ad estendere l’ampliamento dell’autostrada fino a Pistoia e, meno che mai, a Lucca – si legge nel documento – Vanno affrontati e risolti alcuni nodi: il “tappo” nell’ingresso a Firenze e una sistemazione migliore al traffico in entrata e in uscita da Prato e da Pistoia; inoltre è necessario che siano installate le barriere per ridurre il danno acustico e quello inquinante nei tratti più densamente abitati. Insomma, l’autostrada Firenze/mare potrebbe essere modernizzata spendendo molto meno di quanto verrà a costare la terza corsia ed evitando l’indebitamento della Società Autostrade con gli Istituti di credito (tramite mutui garantiti con previsioni esagerate di aumento del traffico e con aumenti delle tariffe), con il prevedibile risultato che si verificheranno notevoli indebitamenti. Per queste ragioni, prima che sia troppo tardi chiediamo alla Regione Toscana e ai Sindaci dei Comuni attraversati dall’autostrada A11 di trovare il coraggio di mettere in discussione la terza corsia sull’autostrada Firenze/Pistoia/mare, chiedendo alla Società Autostrade di limitarsi a realizzare i progetti specifici e locali che sono necessari per modernizzarla e ricontrattando con il governo nazionale una destinazione più utile di una parte delle risorse finanziarie ottenibili per gli investimenti in Toscana”.
Alla lettera hanno aderito: Giorgio Nebbia (uno dei padri nobili dell’ecologismo scientifico in Italia), Grazia Francescato (ambientalista, attualmente responsabile dei rapporti internazionali per Greenaccord), Tomaso Montanari (professore di storia dell’arte), Edoardo Salzano (ingegnere e urbanista), Luca Mercalli (climatologo e divulgatore scientifico sui temi ambientali), Paolo Maddalena (Vice Presidente emerito della Corte Costituzionale), Fausto Ferruzza (Presidente di Legambiente in Toscana), Roberto Marini (delegato Wwf Toscana), Mariarita Signorini (Presidente di Italia Nostra in Toscana), Angelo Bonelli (Segretario nazionale dei Verdi), Giovanna Ricoveri (economista ed ecologista), Fulvia Bandoli (ex coordinatrice dell’area ecologista del Pci e dei Ds), Marisa Nicchi (deputata di Articolo1-Mdp), Giulio Marcon (Presidente Gruppo Sinistra Italiana/Possibile alla Camera dei deputati), Alessia Petraglia (senatrice e dirigente nazionale di Sinistra Italiana), Tommaso Fattori (capogruppo di “Sì-Toscana a Sinistra” nel Consiglio Regionale della Toscana), Eugenio Baronti (ex Assessore a Capannori e della Regione Toscana), Emilio Molinari (ex parlamentare italiano ed europeo e coordinatore del Comitato italiano per il Contratto Mondiale dell’acqua), Marcello Buiatti (professore di genetica), Anna Donati (esperta di mobilità sostenibile).
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