Nuovo impianto a Baciacavallo, non c’è accordo all’interno del cda di Gida: gli industriali puntano sul termovalorizzatore


In stallo il nuovo impianto Gida di smaltimento dei fanghi industriali che dovrà sostituire l’attuale inceneritore di Baciacavallo. Nel consiglio di amministrazione che doveva decidere sul progetto, si è registrata una divergenza netta tra i consiglieri di parte pubblica, Comune e Consiag, favorevoli all’impianto di digestione anaerobica dei fanghi e i rappresentanti di Confindustria Toscana nord, che hanno votato contro il progetto, ritenendo preferibile il termovalorizzatore.
Quest’ultimo impianto, secondo gli industriali, darebbe maggiori garanzie in termini economici e di efficienza operativa, grazie a tecnologie più collaudate. Ma l’ipotesi del termovalorizzatore, già presentata dalla precedente presidenza di Gida, era stata stoppata dall’attuale amministrazione comunale per valutare altre tecnologie, fra cui proprio il digestore anaerobico dei fanghi, un’opzione che darebbe maggiori benefici in termini di recupero energetico e di performance ambientali, ma che ad oggi ha minori applicazioni. Quest’ultimo progetto, come detto, non ha però ottenuto la maggioranza qualificata dei due terzi nel consiglio di amministrazione di Gida, necessaria per l’approvazione. Sulla questione dovrà esprimersi adesso l’assemblea dei soci; Comune e industriali si dicono convinti di poter trovare una soluzione condivisa su un tema importante per le aziende e per il territorio.