18 Ottobre 2017

Estra presenta il suo “bilancio di sostenibilità”: 190 milioni di ricchezza distribuita e record di contratti a tempo indeterminato VIDEO


190 milioni di ricchezza distribuita al territorio: Estra, la multiutility a partecipazione pubblica tra le prime in Italia nel settore dell’energia, rendiconta gli effetti socio-ambientali della sua presenza in Italia centrale. Lo fa nel cosiddetto “Bilancio di Sostenibilità 2016”, in cui figurano, come prima cifra, proprio quei 190 milioni di euro di Pil territoriale. Ecco come si compone tale cifra: l’importo di 80,6 milioni di euro è la somma di stipendi ai lavoratori e di compensi agli amministratori (31,9%), di imposte, tasse e canoni di concessione versati ai Comuni e agli Enti del territorio (14,4%), di dividendi agli azionisti (14%), di risorse reinvestite nell’azienda (37,5%), di sponsorizzazioni e di sostegno a progetti sociali (2,2%).  Alla somma iniziale va aggiunto il valore dell’indotto, la ricchezza distribuita ai fornitori di beni, servizi e lavori del Centro Italia per un valore di 112 milioni di euro. Complessivamente quindi, il contributo di Estra al Pil territoriale è stato di 192,8 milioni, pari al 64,4% del totale della ricchezza prodotta che è stata di 300,7 milioni di euro.

Bilancio di sostenibilità significa anche misurazione dell’impatto complessivo dell’azienda sulla società civile – sono 616 i lavoratori di Estra nel 2016, di cui il 93% a tempo indeterminato – e sull’ambiente, per quanto riguarda il quale il saldo tra emissioni inquinanti prodotte ed emissioni evitate è favorevole per l’ambiente stesso.

Infine, l’investimento totale del Gruppo Estra a sostegno della cultura e dello sport nel 2016 ammonta a 1 milione e 200mila euro: per il 2017 sono confermati progetti come Energicamente in collaborazione con Legambiente, Power generation all’interno del programma Erasmus e rivolto a giovani diplomandi o neodiplomati; il premio Estra per lo sport.

Ascolta l’intervista a Paolo Abati

LS