2 Ottobre 2017

Amianto a Prato, in un anno e mezzo smaltiti 100mila metri quadrati. Ma ne restano da rimuovere 900mila


Ad un anno e mezzo dall’apertura dello Sportello eternit negli uffici comunali del Suap (Sportello Unico Attività Produttive) in via Giotto 4, risultano smaltiti correttamente oltre 100 mila metri quadri di cemento amianto, corrispondenti ad oltre 1.600 tonnellate di questo pericoloso materiale. Di questi 22.000 sono riferibili direttamente dallo sportello amianto di Prato e 8.000 a quello di Montemurlo, a questi vanno aggiunti i 4.000 dell’ex fabbrica Bigagli, su cui il Comune è intervenuto tramite ordinanza sindacale di rimozione in sostituzione del privato inadempiente. Sui costi sostenuti il Comune si sta rivalendo poi sulla proprietà.

Attraverso Programma Ambiente e Programma Ambiente Apuane, che gestisce la discarica autorizzata di Montignoso, è stato possibile verificare l’arrivo nella discarica di circa 65.000 metri quadrati provenienti da manufatti nella Provincia di Prato, smaltiti correttamente da ditte autorizzate.

Il risultato del lavoro è stato presentato in Palazzo Comunale dall’assessore all’Ambiente Filippo Alessi e dalla consigliera regionale Ilaria Bugetti.

Lo sportello è gestito da Programma Ambiente (gruppo Alia) per la provincia di Prato con alla base un tavolo di lavoro coordinato dall’assessorato all’Ambiente del comune di Prato e con la presenza dei 7 comuni della provincia, dei consiglieri di Prato della Regione Toscana, Lamma per rilevazioni, Confindustria Toscana nord, CNA Toscana nord, Confartigianato, ASL centro, Arpat, Inail, Legambiente Prato, Ance ente cassa edile, Estraclima, PIN e associazioni dei professionisti.

Dopo i risultati ottenuti dal Comune di Prato, anche altri comuni hanno aperto lo sportello amianto: a Montemurlo in via Scarpettini presso il SUAP del Comune, a Campi Bisenzio presso la sede del programma ambiente in via del Biancospino nei giorni scorsi  e prossimamente a Pistoia.  “L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone ad utilizzare i giusti canali per lo smaltimento dell’amianto, un materiale utilizzatissimo in città per realizzare le coperture fino al 1992, quando è stato dichiarato fuori legge per la sua pericolosità per la salute – ha spiegato l’assessore Filippo Alessi – Dopo un progetto di mappatura realizzato nel territorio provinciale in collaborazione con il Pin, risultano ancora oltre 900mila(misura stimata) i metri quadri di manufatti e coperture in eternit da rimuovere. Ma i risultati raggiunti fino ad ora sono il segnale che stiamo andando nella giusta direzione e pertanto come Comune vogliamo incentivare ed informare persone portandole a conoscenza delle possibili detrazioni d’imposta dal 50 al 65%, svolgendo un ruolo di tutoraggio per i cittadini”.

In questo percorso si inserisce il ruolo della Regione Toscana: la consigliera PD Ilaria Bugetti è la prima firmataria della mozione approvata all’unanimità dalla Commissione Ambiente della Regione e la settimana scorsa  dal Consiglio regionale della Toscana che apporta alcune modifiche alla legge regionale 51/2013 in materia di amianto, indicando priorità di intervento e criteri per la rimozione e lo smaltimento di materiali che comprendono amianto. Inoltre  l’emendamento approvato ha l’effetto di stornare ed accelerare l’iter per le piccole utenze domestiche, ovvero la maggioranza. Come ha spiegato Bugetti,  la nuova normativa fissa al 31 ottobre 2018 la scadenza entro la quale la Regione dovrà approvare il Piano regionale di Tutela dall’amianto, ma nel frattempo, entro 90 giorni, la giunta regionale dovrà emanare le linee guida di smaltimento per i cittadini che nelle proprie case o annessi hanno questo pericoloso materiale: «A Prato oltre un anno fa è stato aperto il primo sportello amianto patrocinato dalla Regione Toscana, con risultati davvero importanti – dice la consigliera Bugetti – La nuova normativa che modifica la legge del 2013 ha il merito di fissare una data determinata e cogente per l’adozione del Piano e di azzerare i tempi per le famiglie, che potranno effettuare le rimozioni immediatamente secondo i criteri indicati riducendo i rischi dell’esposizione da amianto. Inoltre nel Piano di Sviluppo Regionale è stato inserito il finanziamento per mappatura dell’eternit ancora presente nel territorio regionale».

Tra i risultati sottolineati stamani dall’assessore Alessi vi sono anche l’esito del concorso Click Day di Inail, che ha conferito 1.000.000 di euro a 8 imprese pretesi e la formazione effettuata per 80 professionisti  tra architetti, ingegneri, geometri e periti che possono così seguire al meglio i lavori di rimozione vista la delicatezza del tema.

Per informazioni: www.sportelloamianto.it