La Toscana è sotto la morsa dell’afa e della siccità. Il nostro territorio è attraversato da un’ondata di caldo, che rischia di creare non pochi problemi, tanto che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi qualche giorno fa ha dichiarato lo stato di emergenza e ha dato mandato a una task force di presentare un piano straordinario di interventi per mitigare gli effetti della carenza idrica. Ma c’è una buona notizia: Prato, almeno per ora, non è stata inserita tra le zone a rischio e quindi non dovrebbe essere interessata a provvedimenti. Una cosa è certa, come spiegato da Publiacqua, di pioggia quest’anno ne è caduta poca, ma la situazione non è critica grazie soprattutto al fatto che la nostra provincia è approvvigionata per il 50% dal lago Bilancino, per il restante 50% dalla falda. E proprio Bilancino in questo momento contiene 61 milioni di metri cubi d’acqua invasati, sulle medie del periodo. Il problema forse maggiore potrebbe nascere con il ritorno dalle ferie, ma allo stato attuale non è il caso di fare allarmismi. Anche la falda pratese, come ribadito dall’assessore comunale all’Ambiente Filippo Alessi, ad oggi non desta preoccupazioni, per ora l’acqua c’è. Ma è bene stare attenti ed evitare consumi e sprechi esagerati.
Facendo un passo indietro, gli anni peggiori per il territorio pratese sono stati il 2003, il 2007 e il 2012. Problemi di pressione per temperature anomale al rientro dalle ferie a settembre si sono registrati nel 2015, ma ad oggi quei problemi pressori sono sostanzialmente superati grazie alla distrettualizzazione. A destare preoccupazione è ora il rischio incendi: il territorio che ci circonda è secco, l’erba è ingiallita, alcune piantumazioni fatte nell’ultimo anno rischiano di non attecchire e sono presenti erbacce infestanti.
Per quanto riguarda la provincia pratese, nessuna criticità si registra nella zona della Val di Bisenzio. Un caso a parte invece riguarda Carmignano, dove l’acqua arriva nella maggior parte dei casi dall’impianto della Casa Rossa a Seano e poi viene raccolta in serbatoi da fonti locali. Una situazione critica che ha portato il sindaco Edoardo Prestanti ha emettere l’ordinanza di divieto assoluto dell’uso dell’acqua potabile della rete idrica per riempire piscine private, lavare automezzi e veicoli, annaffiare giardini e orti con superficie di oltre 20 mq. L’invito è ad utilizzare in maniera razionale e corretta l’acqua potabile. L’ordinanza sarà valida fino al 30 settembre, chi non la rispetta rischia una multa che va da 25 a 500 euro.
Arianna Di Rubba
Foto di archivio