Anche il comune di Montemurlo, dopo quello di Prato (nella foto, una moto-civetta), mette in campo a partire dal 1 luglio i controlli in borghese della polizia municipale contro l’uso del telefonino alla guida. La campagna promossa dal Comune di Montemurlo si chiama “Può aspettare… guarda avanti” e intende sensibilizzare sul pericoloso fenomeno delle distrazioni alla guida che causano un elevato numero di incidenti, spesso anche con gravi conseguenze.
«Gli automobilisti spesso sottovalutano i rischi della disattenzione al volante, comportamenti che invece ogni giorno mettono a rischio la propria e l’altrui incolumità – spiega l’assessore alla polizia municipale, Rossella De Masi -. La polizia municipale non deve essere considerata come un nemico. Il nemico vero è il telefonino che si ha in mano mentre si guida e che ci fa distrarre. I controlli in borghese inoltre servono per evitare altri comportamenti scorretti, come l’abitudine di buttare giù il telefonino quando si vede la pattuglia per eludere il controllo».
La polizia municipale di Montemurlo nel 2016 e nei primi sei mesi del 2017 ha accertato 172 violazioni per mancato uso delle cinture, 173 per l’ uso del telefono alla guida, 193 mancate assicurazioni e 80 revisioni.
Nel mese di luglio partiranno dunque specifici controlli in borghese con auto civetta finalizzati all’accertamento e alla contestazione dell’uso del telefonino alla guida. Inoltre saranno predisposti posti di controllo “tradizionali” in divisa per verificare il corretto uso delle cinture di sicurezza, obbligatorie anche sui sedili posteriori. A settembre, con la riapertura delle scuole, saranno organizzati anche specifici controlli finalizzati alla verifica dell’utilizzo dei sistemi di ritenuta dei bambini con seggiolini e altri dispositivi adeguati alla loro altezza e peso, obbligatori per i minori inferiori a 1,50 m di altezza.
Durante l’anno scolastico 2016-2017 la polizia municipale ha portato il progetto di educazione stradale “La strada giusta” in tutte le scuole del territorio, coinvolgendo anche 600 genitori in attività, giochi e incontri volti a renderli più consapevoli dei rischi della strada.
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