Gida e Alia studiano la fattibilità di un nuovo impianto di digestione dei fanghi alternativo all’inceneritore
Gida e Alia studiano il progetto di fattibilità di un nuovo impianto che potrebbe sostituire l’attuale inceneritore di Baciacavallo. Si tratta di un digestore anaerobico (in assenza di ossigeno, al coperto) che avrebbe due linee distinte: da una parte il trattamento dei fanghi di depurazione delle acque originate dagli impianti Gida e dall’altra il trattamento della Forsu, la frazione organica dell’umido derivante da raccolta differenziata e dei percolati prodotti presso gli impianti di Alia. Una soluzione che ridurrebbe in maniera significativa i residui di fanghi da avviare a smaltimento e consentirebbe la produzione di biogas per ottenere energia pulita (in grado di rendere autosufficiente da un punto di vista energetico l’impianto di Baciacavallo) e la produzione di un materiale (digestato) che potrà essere avviato agli impianti Alia per la trasformazione in compost.
Il nuovo digestore, in grado di trattare 35 mila tonnellate annue di fanghi da depurazione e 35 mila tonnellate annue di Forsu, potrebbe sorgere nell’area di ingresso di Gida, attualmente di pertinenza di Asm, quella più vicina alla tangenziale. Il protocollo d’intesa (nella foto sotto l’amministratore delegato di Alia Livio Giannotti e il direttore generale di Gida Simone Ferretti) avvia una collaborazione unica a livello di Toscana centrale con l’obiettivo congiunto di realizzare economie di scala sia sul versante ambientale, improntate al riciclo, sia su quello economico.
Altra novità riguarda l’impianto del Calice dove è in fase di Aia (autorizzazione integrata ambientale) il progetto di ammodernamento degli impianti, che grazie a nuove tecniche meccaniche e ingegneristiche a cicli alternati – mantenendo le vasche attualmente esistenti – consentirà di migliorare la qualità della depurazione e di ridurre sia i fanghi di risulta, sia le emissioni odorigene nell’ambiente. Anche l’accesso all’impianto del Calice sarà rivisto grazie ai lavori che creeranno un collegamento diretto dalla tangenziale, per liberare l’abitato circostante dal transito dei mezzi pesanti.
Tornando all’impianto di Baciacavallo, per limitare il problema dei cattivi odori percepiti nella zona di via Soffici alle Fontanelle, Gida intende completare la cementificazione della gora del Palasaccio. Buona parte dei lavori sono già stati realizzati: resta un tratto di 400 metri per il quale occorre l’intervento di Publiacqua, l’altra partecipata che utilizza quella gora.