Continua l’impegno del comitato di residenti e lavoratori “In mezzo all’autostrada” per la vivibilità delle frazioni più periferiche e la tutela della salute delle persone. Nell’ultimo mese sono state raccolte oltre trecento firme, protocollate proprio stamani, per chiedere al Comune di riattivare la centralina mobile di ARPAT, in grado di sviluppare misurazioni mirate sulla qualità dell’aria e quindi sull’inquinamento atmosferico delle zone più esposte. “Da tempo manifestiamo la nostra preoccupazione per l’elevata incidenza di malattie degenerative e tumorali e la concentrazione di emissioni inquinanti, testimoniata dalla mappatura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), così come dallo sforamento dei livelli di guardia delle PM nell’aria, registrato ogni anno soprattutto in certi periodi” si legge in una nota del comitato. “Malgrado le nostre segnalazioni e l’intento di collaborazione delle istituzioni, ad oggi sono stati fatti pochi passi concreti per valutare e affrontare adeguatamente la questione. Abbiamo anche richiesto che ARPAT diventi parte attiva nel monitoraggio dell’impatto del traffico stradale e autostradale, oltre che della valutazione del progetto di ampliamento dell’A11, da definire in fase di Conferenza di Servizi. A questo proposito registriamo un primo successo del nostro impegno, dato che le osservazioni al progetto di ampliamento dell’A11 presentate dal comitato hanno riscontrato l’attenzione dei tecnici e dei responsabili, tanto da rimandare la convocazione della stessa Conferenza dei Servizi, per valutare la necessità e la fattibilità delle richieste. Le priorità del Comitato ‘In mezzo all’autostrada’ restano quelle della sicurezza e della salute delle persone e intendiamo quindi sollecitare l’amministrazione comunale – di concerto con gli altri comuni della provincia di Prato – ad incaricare ARPAT per la riattivazione della centralina di rilevamento mobile, in modo da impegnarla nell’analisi della qualità dell’aria delle frazioni più critiche della città, a cominciare dal quartiere sud di Prato, e in particolare dall’area compresa fra via del Ferro e via Baciacavallo”.