La sera del Giovedì Santo le chiese del centro storico si aprono alla preghiera e all’adorazione. E Anche ieri si è rinnovata questa tradizione molto amata dai pratesi, chiamata con il nome di «Giro delle sette chiese». Nel giorno in cui la Chiesa fa memoria dell’istituzione del Sacramento dell’Eucaristia, sugli altari vengono sistemati in modo suggestivo i tabernacoli in quelli che un tempo i fedeli chiamavano, anche se in modo improprio, i Sepolcri.
La tradizione del «Giro delle sette chiese» nasce nei primi secoli dopo Cristo ed è stata rivitalizzata nel Cinquecento da San Filippo Neri che ideò un pellegrinaggio nelle sette basiliche maggiori del centro di Roma. E anche ieri sera in moltissimi non hanno rinunciato a questo appuntamento.
Il nostro telegiornale si è collegato in diretta con la chiesa di San Domenico, che proprio in quel momento stava accogliendo i primi fedeli. Il parroco canonico Luigi Provenzi spiega ai nostri microfoni il significato dell’altare della Reposizione e il presidente dell’Azione Cattolica Lorenzo Leo presenta una iniziativa che ha trovato il plauso dei tantissimi bambini presenti. È stato consegnato loro un libretto «passa-porta» nel quale si potevano segnare con un bollino le chiese visitate, come se fosse una specie di Compostela del cammino di Santiago.