2 Marzo 2017

Montemurlo si tinge di rosa con “Il marzo delle donne”: madrina d’eccezione Catherine Spaak


A Montemurlo marzo è il mese dedicato alle donne e, ancora una volta, gli assessorati alle pari opportunità e alla cultura si sono messi insieme per dare vita ad un cartellone di eventi dedicati all’universo femminile. Sei iniziative che vogliono “indagare” e accendere i riflettori sull’altra metà del cielo: donne artiste, donne alla ricerca di sé, donne che hanno speso la propria vita per l’affermazione e per la conquista dei diritti sociali. Tutto questo è “Il marzo delle donne”.

«Un mese fitto di appuntamenti per far emergere gli infiniti volti della femminilità – hanno detto gli assessori Luciana Gori e Giuseppe Forastiero – Tanto teatro, musica, storia e creatività per conoscere le donne di oggi, con le loro aspettative e le loro difficoltà, e le donne di ieri che con determinazione hanno segnato una svolta nel loro cammino ed hanno contribuito al progresso sociale ed economico dell’area pratese e non solo»

Sabato 4 marzo alle 21,15 alla Sala Banti arriva Catherine Spaak con lo spettacolo “Colette donna straordinaria”, un progetto teatrale che vuole raccontare la storia della scrittrice francese (1873-1954), donna stravagante e “scandalosa”, attraverso gli uomini e gli amori che più hanno contato per lei. Non un monologo, ma duetti. Sullo sfondo la Grande guerra, i salotti letterari e i grandi personaggi di una città vivace come Parigi. Sulla scena la Spaak porterà i i periodi più divertenti e significativi dell’esistenza e dei trasformismi di Colette (1873-1954), tra le scrittrici francesi più celebri e ammirate del suo tempo.

Domenica 5 marzo, alle 17, sempre alla Sala Banti sarà presentata la mostra “Risveglio al femminile”, momento conclusivo del progetto “Benessere donna”, promosso dall’amministrazione comunale con la Pro-loco, per aiutare le donne a gestire al meglio lo stress e recuperare, attraverso la scoperta del sé, energie positive e creative. L’iniziativa sarà introdotta da una presentazione con letture e musica a cura di Graziella Lessio e la partecipazione di Maria Teresa Guarracino.

Sabato 11 marzo alle 21,15 al teatro della Sala Banti andrà in scena la divertente commedia di Giordano Biondi “Le femmine hanno un punto più del diavolo”, portata in scena dal Collettivo “I Ruspanti” del Gruppo trekking “La storia camminata”. Lo spettacolo è organizzato dall’Avis Montemurlo e il ricavato, a offerta libera, sarà destinato al progetto “Prama”, per la realizzazione di alcune modifiche alla palazzina Avis di Prato (via Sant’Orsola ) e la creazione di un centro ludico motorio per ragazzi con disabilità. Alla serata sarà presente anche il presidente dell’Ami Prato onlus, maternità e infanzia dell’ospedale Santo Stefano di che con Avis porta avanti il progetto Prama. Per prenotazioni tel. 3466033445.

La settimana successiva, sabato 18 marzo alle 17 nell’auditorium del Centro Giovani si parlerà di “Creatività e conquiste sociali al femminile in una Prato di ieri e di oggi” attraverso la presentazione, a cura della Fondazione Cdse, del libro di Pierfrancesco Benucci “Prato: donne e madonne”. Un percorso a ritroso nel tempo, alla scoperta delle donne che hanno fatto grande Prato per il loro impegno nell’economia, nella nella politica e nel sociale a favore dell’affermazione dei diritti. Ad intervistare le donne della nostra storia sarà un’altra grande protagonista della storia pratese Margherita Datini, che, attraverso un simpatico escamotage letterario, darà voce a Virginia Frosini, fondatrice dell’Opera Santa Rita, alle imprenditrici Rosalinda Lombardi, Mimì Menchi, Maria Luigia Guaita, ex partigiana e fondatrice della casa editrice “Il Bisonte”. Ma anche a“figure minori”, come le trecciaiole di Montemurlo o le rammendine delle tante fabbriche pratesi, che con il loro lavoro hanno contribuito in maniera determinante al progresso economico del distretto. Seguirà un rinfresco offerto dal Lions Club Montemurlo.

Chiude il cartellone il 24 marzo alle 21,15 la commedia “Non c’è duo senza te” con Katia Beni e Anna Meacci. Lo spettacolo dipinge un quadro sulla cattiveria che vede protagoniste due donne non più giovani, grette, pettegole, che da un terrazzino del centro di Firenze puntano il loro bieco sguardo sul mondo, dando sfogo al loro sarcasmo sui fatti della vita.