Il Comitato “In mezzo a un’autostrada”, costituito da residenti e lavoratori di Ca-faggio, chiede al consiglio comunale e al consiglio regionale di prendere posizione sull’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A11 nel tratto compreso tra Pistoia e Firenze. Un’opera definita “inutile e dannosa per la salute e l’ambiente della Piana”, dietro la quale secondo i Comitati si nascondono “interessi econo-mici di cordate legate all’aeroporto di Peretola, per ricalibrare l’autostrada e il suo casello rispetto al tracciato dell’ipotetica pista parallela”.
Il Comitato ha presentato le proprie osservazioni al progetto, che ha ottenuto il parere positivo di valutazione di impatto ambientale dal Ministero dell’Ambiente e deve passare al vaglio della Conferenza dei Servizi.
Nelle osservazioni, i cittadini di Cafaggio hanno denunciato i e rischi di ulteriori problemi di vivibilità e viabilità, per effetto degli espropri al ribasso, dell’impatto acustico e atmosferico e del “collo bottiglia” all’altezza di Peretola, restringimento che non consentirebbe di mitigare le code in direzione Firenze.
“Le nostre osservazioni – scrive il Comitato “In mezzo a un’autostrada” – non sono ancora state contro-dedotte dal gestore e di conseguenza la Conferenza dei Servizi programmata per dicembre ha subito ulteriori ritardi. Questo iter dovrebbe sancire “l’utilità pubblica” dell’opera, che contestiamo per motivi formali e so-stanziali”.
Da un punto di vista formale, si contesta che la procedura di VIA sarebbe viziata da “dati non aggiornati e da tempi sproporzionati, data la sua presentazione nel 2011 e la successiva approvazione nel 2016, con rilevamenti ancora più vecchi e sforando ampliamente i termini di 150 giorni di iter previsti dalla legge, compresi anche i 60 giorni per i ricorsi”.
A livello sostanziale, i cittadini si chiedono il vero motivo di investire ancora sul trasporto su gomma, dato l’ingolfamento delle città, l’inquinamento sopra i li-velli di guardia denunciato appena il mese scorso dallo stesso Comune di Prato e il calo tendenziale dei volumi di traffico sull’A11, accertato da AISCAT.
“Pertanto – scrivono i cittadini – crediamo necessario rivalutare l’“opzione 0”, cioè interventi di ammodernamento e messa a norma con impianti di mitigazione e interventi mirati agli svincoli e alle uscite critiche, senza però un ampliamento spropositato e ingiustificato dell’A11; e stiamo sollecitando il Consiglio Regionale e i consigli comunali dei territori coinvolti a discutere mozioni e prendere po-sizione su queste istanze. Del resto saremmo molto lieti di sapere a quali conclusioni sia giunta la Commissione 4 del Consiglio comunale dopo due audizioni e altrettante segnalazioni”.
Commenti