Si chiamerà “Murlino” la piccola martora “adottata” da Enrico Lunghi e France-sco Bacci di Naturaloasis, l’associazione che gestisce l’area naturalistica di Cava Volpaie. Questo simpatico nome è stato scelto tra le oltre quaranta proposte, che sono arrivate sulla pagina Facebook del Comune di Montemurlo, dove l’amministrazione comunale, raccogliendo l’appello della Naturaloasis, aveva lanciato un sondaggio per trovare un nome alla piccola martora.
“Murlino” è stato il nome che ha preso più “Mi piace” e alla fine, anche per l’asso-nanza con “Montemurlo” è stato quello che Francesco Bacci ed Enrico Lunghi hanno scelto per il loro piccolo amico. La proposta è stata postata sulla pagina Facebook del Comune da “Lillo Italiano” ed ha riscosso un buon successo.
Tutte belle e simpatiche anche le altre proposte per battezzare la martora: Margot, Billy, Gino, Alvin, Pepe, Furbino, Tobia, Jack e tante altre ancora, ma “Murlino” ha sbaragliato la concorrenza.
« Ci fa piacere che questo sondaggio abbia riscosso così tanta attenzione – dice l’assessore all’ambiente, Simone Calamai – Per noi rappresenta un modo per promuovere l’area di interesse naturalistico di Cava Volpaie e le sue ricchezze faunistiche. Ringrazio tutti coloro che hanno postato un commento o hanno messo anche solo un “Mi piace”. Per tutti l’invito e di venire a scoprire la Cava anche attraverso le varie iniziative didattiche che a breve inizierà a promuovere la Naturaloasis».
La martora, dunque, è destinata a diventare la mascotte ufficiale di Cava Volpaie e probabilmente ne potrebbe diventare anche il simbolo: «Stiamo lavorando all’elaborazione di un logo per la Cava e Murlino sicuramente sarà l’animale che identificherà quest’oasi della biodiversità», spiega Francesco Bacci.
La martora è un animale schivo e solitario, che solitamente rifugge ogni contatto con la specie umana, preferendo rifugiarsi nella vegetazione fitta, eppure dallo scorso agosto l’animaletto, dal musetto simpatico e tenero, ogni giorno fa visite regolari a Francesco ed Enrico nelle aree di monitoraggio allestite a Cava Volpaie. Solo una delle tante particolarità di questa Cava, che fino agli anni Settanta era usata dal Comune come discarica. Dopo la bonifica è diventata il rifugio di tante specie animali, come la martora o come la ghiandaia marina, un uccello a rischio estinzione che lo scorso agosto è stato avvistato a Cava Volpaie da Bacci e Lunghi. Una vera e propria “fucina della biodiversità”, dove, solo quest’anno sono passati il falco pescatore, la gru, la cicogna nera, le spatole, mentre tra le specie svernanti, invece, troviamo il falco pecchiaiolo, il picchio rosso mezzano, il gheppio (stanziale), il falco pellegrino, il tasso e tanti altri ancora.