25 Gennaio 2017

Quattro scippi in pochi giorni, il rito abbreviato arriva a sentenza dopo 5 anni: condannato pregiudicato


Dopo oltre cinque anni dai fatti è stato condannato oggi a un anno e otto mesi di reclusione un pregiudicato italiano accusato di aver messo a segno quattro scippi in sella ad uno scooter rubato, nell’arco di pochi giorni, a settembre 2011. L’uomo fu arrestato in flagranza il 15 settembre dopo un quinto scippo, ma il processo per i primi quattro episodi, complici il cambio di giudice e i noti problemi della giustizia pratese, è arrivato a sentenza soltanto adesso, con rito abbreviato.
Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione. A carico dell’imputato, che si trova ristretto alla Dogaia per altri reati, c’erano le impronte digitali trovate sul motorino rubato usato per la fuga, poi abbandonato nei campi, e i riconoscimenti fotografici da parte delle vittime.
L’avvocato Andrea Torri aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito, contestando l’attendibilità dei riconoscimenti e sottolineando come gli scippi potessero essere stati commessi da persone diverse. Poi si è rivolto al giudice, invocando – in caso di condanna – il minimo della pena edittale e la concessione delle attenuanti generiche e dei benefici previsti dalla legge: “All’epoca era un tossicodipendente e a distanza di sei anni ci troviamo a giudicare una persona diversa da allora – ha affermato il legale -. E’ vero, ha un innumerevole numero di precedenti penali, ma nel 2014 ha subito un importante intervento cardiologico all’aorta ed è vivo per miracolo. Adesso ha compromesse le sue facoltà motorie; il pericolo di recidiva e le esigenze di sorveglianza speciale sono assai ridotte”.
Il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti e ha applicato una pena di 1 anno e otto mesi, una multa di mille euro e il pagamento delle spese processuali.