Prima la perdita di coscienza della giovane madre, poi la chiamata al 118 e la corsa in ospedale, che ha permesso di evitare il peggio. Un brutto risveglio, questa mattina, per un’intera famiglia di nazionalità marocchina residente a Montepiano, che ha respirato monossido di carbonio sprigionato nell’aria da un piccola stufa a gas, nel salotto dell’abitazione.
L’allarme è scattato prima delle 6, quando la donna ha avvertito un malore, insospettendo il figlio di 17 anni e il marito che hanno deciso di rivolgersi ai sanitari. I tre sono arrivati al Pronto soccorso di Prato senza sintomi, raccondando quanto successo: il medico, pensando subito al gas killer, ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno individuato la pericolosa perdita dal tubo della stufa e messo in sicurezza, in un paio d’ore, la casa di via della Badia.
Le condizioni dei tre familiari non sono gravi: il padre, dopo gli accertamenti del caso, è stato dimesso mentre mamma e figlio minorenne sono stati trasferiti a Careggi e trattati in camera iperbarica. Per loro tanta paura ma fortunatamente nessuna grave conseguenza. Gli esperti raccomandano sempre attenzione e una manutenzione attenta degli impianti. L’invito è a non sottovalutare strani sintomi che possono essere, talvolta, il segnale di un avvelenamento da monossido di carbonio.
(immagine di archivio)